La ristrutturazione dell’accordo di acquisizione tra Microsoft e Activision Blizzard non richiede l’avvio di una nuova indagine in Europa. La decisione di vendere i diritti del cloud gaming a Ubisoft riguarda solo il mercato del Regno Unito. Non c’è ancora una conferma ufficiale, ma l’indiscrezione arriva da una fonte di Bloomberg che segue direttamente la questione.
Non serve una seconda approvazione
L’ipotesi era circolata a fine agosto, quando Microsoft aveva annunciato la vendita dei diritti del cloud gaming a Ubisoft per rispettare le richieste della Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito. Il possibile avvio di una nuova indagine da parte della Commissione europea era legato alle condizioni accettate da Microsoft per ottenere l’approvazione dell’acquisizione.
L’azienda di Redmond aveva comunicato che le condizioni saranno valide in tutto il mondo. In seguito alla modifica dell’accordo originario e alla vendita dei diritti del cloud gaming a Ubisoft, gli impegni presi con la Commissione europea non saranno validi nel Regno Unito.
Nonostante ciò, la fonte di Bloomberg afferma che non sarà necessaria una seconda indagine. Non ci sono conferme ufficiali. Un portavoce ha dichiarato che la Commissione europea segue gli sviluppi nel Regno Unito e valuterà il possibile impatto sulla decisione già presa.
La CMA dovrebbe approvare definitivamente l’acquisizione entro il 13 ottobre. La FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti continuerà invece la sua battaglia tramite il tribunale amministrativo interno, anche dopo il completamento dell’acquisizione (fissata entro il 18 ottobre).