La Commissione europea invierà a Microsoft il primo avvertimento relativo all’acquisizione di Activision Blizzard. L’azienda di Redmond riceverà un elenco di problemi identificati durante l’indagine avviata all’inizio di novembre 2022. La transazione potrebbe essere bloccata dalla FTC (Federal Trade Commission) degli Stati Uniti e/o dalla CMA (Competition and Markets Authority) del Regno Unito.
In arrivo la comunicazione degli addebiti
Secondo la Commissione europea, l’acquisizione di Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari potrebbe ridurre significativamente la concorrenza in diversi mercati: distribuzione di giochi per PC e console, sistemi operativi e servizi di cloud gaming. In particolare, Microsoft potrebbe rilasciare i nuovi titoli in esclusiva per Xbox e per il suo servizio di cloud gaming, riducendo la scelta e incrementando i prezzi.
L’azienda di Redmond ha più volte comunicato che i giochi saranno disponibili anche per altre piattaforme (a Sony è stato offerto un rinnovo contrattuale di 10 anni per avere Call of Duty su PlayStation). Le preoccupazioni della Commissione europea verranno scritte nero su bianco nella cosiddetta comunicazione degli addebiti.
Dopo aver ricevuto il documento, Microsoft dovrà indicare i possibili “rimedi”. Se verranno considerati sufficienti, l’indagine terminerà e l’operazione potrà essere portata a termine. In caso contrario, l’autorità antitrust europea darà un via libera condizionato al rispetto di alcuni vincoli oppure deciderà di bloccare l’acquisizione.
L’intera procedura terminerà l’11 aprile 2023 (la scadenza è stata estesa di 10 giorni lavorativi rispetto alla precedente). Finora, l’acquisizione è stata approvata da solo tre paesi: Arabia Saudita, Brasile e Serbia.
Aggiornamento (4/02/2023): secondo Politico, la Commissione europea ha inviato la comunicazione degli addebiti a Microsoft.
Aggiornamento (17/02/2023): secondo Reuters, Microsoft incontrerà l’autorità antitrust il 21 febbraio per fare l’ultimo tentativo di salvare l’acquisizione.