Microsoft ha annunciato il taglio di 7.800 lavoratori impiegati nella divisione dell’hardware mobile, una decisione che ha scatenato una ridda di reazioni e commenti per via della portata storica che prevedibilmente avrà sia sul business di Redmond che sul mercato.
Nella email inviata ai dipendenti , il CEO Satya Nadella non risparmia il gergo manageriale per descrivere l’immane licenziamento di massa, definendolo un “allineamento” del personale da realizzare nel corso dei prossimi mesi, un’operazione a cui ovviamente si accompagnerà la ristrutturazione imponente sul fronte degli smartphone venduti a marchio Microsoft, i servizi di mappe e l’advertising.
La ristrutturazione costringerà Redmond a fare i conti con una svalutazione degli asset aziendali pari a 7,6 miliardi di dollari , e oltre a Nadella anche il COO Kevin Turner ha comunicato alla divisione vendite, marketing e servizi che ci saranno licenziamenti dovuti alla sovrapposizione di posizioni lavorative ridondanti. Se Nadella parla di una “rifocalizzazione” dello sforzo mobile, però, Turner ha descritto l’abbandono di mercati e canali di vendita con la prospettiva di ottimizzare il business.
Comunicazioni ufficiali a parte, il deprezzamento di 7,6 miliardi di dollari e i licenziamenti di massa di Microsoft rappresentano una vera e propria ammissione di fallimento in merito all’ acquisizione di Nokia : la storica operazione che aveva portato a inglobare il business finlandese aveva rappresentato l’ultima decisione importante di Steve Ballmer prima dell’abbandono della posizione di CEO, una mossa che molti oggi descrivono come disperata visto che già allora – nel 2013 – le quote di mercato di Nokia erano in caduta libera rispetto ai dispositivi Apple e Android.
Buona parte dei dipendenti “ristrutturati” da Microsoft (2.300 su 7.800) sono impiegati nella città di Salo, in Finlandia, città che da sempre vive del business Nokia e che già aveva dovuto assorbire l’allontanamento di 1.000 lavoratori nel 2012; ora Salo rischia il collasso per l'”allineamento” deciso dai vertici di Redmond, e le rassicurazioni sul futuro potranno evidentemente fare molto poco per consolare un’intera economia locale costretta alla chiusura.
Windows Phone e i terminali Lumia come un fallimento di dimensioni colossali? Probabilmente sì , viste le ultime decisioni di Microsoft e un market share globale irrilevante al confronto di iOS e Android, anche se assieme a Windows Phone sono nati prodotti e servizi (Cortana, l’interfaccia a piastrelle) che sono poi divenuti parte integrante dell’ecosistema Windows nel suo complesso.
E mentre Nokia medita di rientrare nell’ultra-competitivo mercato dei gadget mobile con una struttura aziendale snellita dall’operazione promossa da Stephen Elop e controfirmata da Ballmer 3 anni or sono, il riposizionamento di Redmond è strategico , rassicura Nadella: i terminali mobile di punta continueranno a far parte del parco hardware di Microsoft con un focus sui servizi e le offerte ottimizzati per i “fan di Windows” e gli utenti business.
Qualcuno prevede la morte del brand Lumia di qui a breve, mentre altrove si sottolinea come l’operazione di Nadella potrebbe segnare un nuovo inizio per una strategia vincente con alla base Windows 10: il nuovo sistema operativo “universale” porta con sé un ecosistema di app e relativi servizi agnostico rispetto alla piattaforma di utilizzo.
Alfonso Maruccia