LG è l’ultima produttrice di dispositivi Android ad aver ceduto alle pressioni di Microsoft e ad aver sottoscritto un accordo di licenze per l’utilizzo di suoi brevetti .
È una grande accordo per Microsoft: LG con il 21 per cento occupa il secondo posto nel mercato statunitense dei dispositivi mobile.
Quasi una ciliegina sulla torta per Microsoft che vantava già di aver licenziato più del 50 per cento del mercato statunitense di smartphone Android grazie agli 11 accordi con i produttori Android Quanta, Samsung, HTC, OnkyoCorp, Velocity Micro, Dynamics Itroniz, Acer, Viewsonic, Wistrong e Compal Electronics . Con LG, d’altronde, Redmond calcola di essere arrivata ad avere tra i suoi licenziatari oltre il 70 per cento dei produttori con il sistema operativo di Google .
Anche se i dettagli di tutti questi accordi rimangono riservati , le fonti parlano di royalty da corrispondere a Microsoft per ogni dispositivo Android e Chrome OS venduto e, in cambio, per LG l’accesso al suo portafoglio brevettuale.
A contrastare Microsoft su questa corsa alla licenza sono rimasti Huawei ( contattata però solo a novembre da Big M), Amazon, Barnes&Noble e, naturalmente, Motorola, che è diventata l’arma con cui presumibilmente Google vuole cercare di rispondere colpo su colpo. A queste, poi, c’è da aggiungere Sony che da Microsoft non è neanche stata denunciata, difesa dal suo ricchissimo portafoglio brevettuale e dalla collaborazione che la lega ad Apple e a Redmond che, per esempio, si è concretizzata con la recente acquisizione dei brevetti Nortel.
Claudio Tamburrino