Microsoft ha annunciato che l’azienda taiwanese Quanta ha accettato di sottoscrivere accordi di licenza per l’impiego di sue tecnologie nella produzione di smartphone Android e tablet Chrome .
Anche se i contenuti dell’accordo, come al solito, rimangono riservati, i termini riguardano il pagamento di royalty in cambio di un’ampia assicurazione circa l’utilizzo di tecnologie coperte dal vasto portafoglio brevettuale di Microsoft. Non sembra tuttavia chiaro se le royalty siano richieste su ogni device prodotto con il marchio Quanta o per ogni dispositivo prodotto da Quanta: cioè, per esempio, anche su quelli poi destinati ad altre marche, come nel caso di Amazon che a Quanta si appoggia per la produzione di Kindle Fire.
Quanta, in ogni caso, si unisce ad un’ormai lunga lista di produttori Android licenziatari di Microsoft che vede già Samsung, HTC, OnkyoCorp, Velocity Micro, Dynamics Itroniz, Acer, Viewsonic e Wistrong. Inoltre, Amazon, Barnes&Noble e FoxConn si stanno difendendo in tribunale, avendo rifiutato la proposta di accordo di Microsoft: Redmond, insomma, appare sempre più decisa a dimostrare che il sistema operativo di Google non sia poi così gratuito come vorrebbe ritrarlo Mountain View.
Una tattica che comunque non sembra ancora preoccupare Larry Page, che ha parlato di una strategia che non “sta dimostrando di dar frutti” e che genererà “un contraccolpo” per Microsoft.
Claudio Tamburrino