Puntuali arrivano i risultati del secondo quarto dell’anno fiscale di Microsoft: l’azienda di Redmond fa registrare un fatturato in crescita del 2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008, ma con utili in contrazione a causa del rallentamento dell’economia. Per questo, si legge in una nota dell’azienda, si renderanno necessari circa 5mila licenziamenti per ridurre i costi operativi e mantenersi al passo del mercato.
Il fatturato per il Q209 di BigM si è assestato sulla ragguardevole cifra di 16,63 miliardi di dollari (12,73 miliardi di euro): a questa crescita, tuttavia, non è seguito un incremento anche dei profitti, che raggiungono quota 4,17 miliardi (3,19 miliardi di euro) con un dividendo di 0,47 dollari per azione. Valori, questi ultimi, in calo rispettivamente del 11 e del 6 per cento rispetto al 2008. Il titolo Microsoft perde al momento circa l’8 per cento a Wall Street.
Cifre che seguono inevitabilmente un calo nelle vendite in alcuni dei settori in cui opera Microsoft: la vendita nel settore PC consumer fa registrare una flessione dell’8 per cento , in controtendenza rispetto alla divisione Server&Tools che cresce del 15, e a quella Devices che riesce a strappare un +3 per cento grazie ad un’ottima performance di Xbox durante il periodo natalizio. Vendute circa 6 milioni di console.
Nonostante quindi non tutti i comparti abbiano fatto registrare una battuta d’arresto, da Redmond fanno sapere di voler intraprendere da subito nuove iniziative per fronteggiare “il deterioramento delle condizioni economiche globali”. Si inizierà con una prima tornata di 1.400 licenziamenti in tutti i settori , dalla ricerca e sviluppo al marketing, dalle vendite fino all’IT, che entro 18 mesi saliranno fino ad un totale di 5mila – cifra per altro già circolata nelle scorse settimane. L’obiettivo è iniziare a risparmiare subito circa 700 milioni di dollari, per arrivare a regime alla sostanziosa cifra di 1,5 miliardi di dollari.
Nonostante i numeri in ballo, il CEO Steve Ballmer si dice tranquillo: “Non siamo immuni agli effetti dell’economia, ma ho fiducia nella forza del nostro portfolio prodotti e nella solidità del nostro approccio”. In ogni caso “Continueremo a controllare le spese e le opportunità di investimento a lungo termine per garantire valore ai nostri clienti e agli azionisti”, così da “riaffermare con forza la nostra posizione di leader dell’industria”.
Ottimista anche l’amministratore delegato di Microsoft Italia Pietro Scott Jovane , che in una recente intervista pubblicata sul blog Punto Biz aveva guardato con ottimismo ai prossimi mesi: “Dal punto di vista del personale – aveva detto – non penso che l’Italia potrebbe essere impattata”. Inoltre, “Se dovessi giudicare le cose solo dalla mia esperienza dovrei concludere che questa crisi non è così incisiva come sembra: ogni giorno guardo gli ordini in entrata e constato che le Piccole e Medie imprese acquistano”. ( L.A. )