Microsoft annuncia Hyperlight: la nuova libreria VMM open source

Microsoft annuncia Hyperlight: la nuova libreria VMM open source

Microsoft annuncia una nuova libreria open source, scritta in Rust, che prende il nome di Hyperlight, destinata alle macchie virtuali.
Microsoft annuncia Hyperlight: la nuova libreria VMM open source
Microsoft annuncia una nuova libreria open source, scritta in Rust, che prende il nome di Hyperlight, destinata alle macchie virtuali.

Giusto qualche giorno fa Microsoft ha annunciato un nuovo interessante progetto open source, che fa sempre uso di Rust, dedicato alla virtualizzazione, ovvero la nuova libreria Hyperlight. Si tratta di una VMM (Virtual Machine Manager) leggera e compatibile e pensata per l’uso embedded con le applicazioni Windows e Linux.

Hyperlight: la nuova libreria di Microsoft open source scritta in Rust

La nuova libreria Hyperlight di Microsoft è pensata per la sicurezza sulle macchine virtuali, dove eseguire piccole funzioni incorporate. Ogni richiesta di funzione con questa libreria ha il suo hypervisor dedicato per la protezione. Essendo basata sul linguaggio di programmazione Rust, può eseguire funzioni il più rapidamente possibile, mantenendole isolate all’interno delle macchine virtuali utilizzando Linux KVM o Microsoft Hyper-V. L’azienda prevede che la sua libreria venga utilizzata ovunque, in ambiti che vanno dai servizi cloud, alle applicazioni industriali e IoT.

L’azienda sottoporrà Hyperlight anche alla Cloud Native Computing Foundation, per proporlo come progetto di tipo sandbox. Il codice sorgente della libreria è disponibile con licenza Apache 2.0, ed è in grado di funzionare sia con sistemi Linux (KVM) che Windows (Hyper-V).

Tutti i dettagli su Microsoft Hyperlight sono disponibili nel blog dedicato dell’azienda, con il repository del codice ora pubblico su GitHub.

Giusto il mese scorso, l’azienda aveva annunciato di rendere open source la sua libreria OpenHCL per macchine virtuali Intel e AMD, dedicata all’esecuzione di sistemi di tipo Confidential Compute. Facendo sempre uso del linguaggio Rust, OpenHCL è un ambiente virtuale ideato per funzionare da “paravisore” per le macchie virtuale di tipo confidenziale, con protezioni hardware TDX di Intel e SEV-SNP di AMD. Oltre che su x86, la libreria è eseguibile anche nelle piattaforme ARM64, ed è anche supportati Linux oltre che Windows, mentre la libreria è già usata dalla piattaforma Azure. Ne abbiamo spiegato più in dettaglio nel nostro articolo.

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Pubblicato il
13 nov 2024
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