Dopo aver infranto il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione all’inizio di agosto, più di recente Apple ha innescato un trend negativo che ha portato il gruppo a bruciare quasi 300 miliardi di dollari in poche settimane, passando da circa 1.100 a poco più di 800 miliardi. Ad approfittarne è stata Microsoft, che nella giornata di ieri ha visto il proprio valore sul mercato azionario scavalcare quello della mela morsicata: 812,93 miliardi contro 812,60 miliardi.
Microsoft, il sorpasso su Apple
Interessante il grafico allegato di seguito, pubblicato sulle pagine di Bloomberg, che prendendo in considerazione quasi l’intera storia delle due aziende fin dalle loro origini ne fotografa l’andamento nel tempo in termini di capitalizzazione. Apple è rappresentata dalla linea bianca, Microsoft da quella azzurra. Se il gruppo di Redmond ha fatto segnare un incremento repentino tra alla fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio (corrispondente all’esplosione del mercato PC) restando poi pressoché costante per i successivi tre lustri, quello di Cupertino ha accelerato all’inizio di questo decennio (con il boom dell’ecosistema mobile), superando il concorrente nel 2010 e lasciandosi alle spalle anche la compagnia petrolifera ExxonMobil nel 2013, iniziando così un periodo di dominio incontrastato sulle società di ogni mercato e settore. Il controsorpasso di Microsoft, seppur breve, si è registrato solo nella giornata di ieri dopo otto anni di inseguimento.
Nell’immagine qui sotto, invece, l’andamento delle azioni nell’ultimo mese. Apple sta risentendo di una domanda per i nuovi iPhone rivelatasi al di sotto delle aspettative rispetto a quanto preventivato, mentre Microsoft nonostante i numerosi problemi riscontrati con l’October 2018 Update di Windows 10 sta vivendo un momento d’oro grazie ai business di Surface, Office, Xbox e Azure.
Come già detto, Apple è tornata sul gradino più alto del podio al termine della giornata di contrattazioni, con un valore complessivo pari a 828,64 miliardi di dollari contro gli 822,90 miliardi di Microsoft. Gli altri colossi del mondo hi-tech quotati al NASDAQ, ovvero Amazon e Google, osservano a distanza di sicurezza: al momento si trovano rispettivamente a circa 773 miliardi e 732 miliardi.