Redmond (USA) – Nelle prossime ore Microsoft renderà ufficiale un’anticipazione dai contenuti piuttosto clamorosi riportata dall’autorevole Financial Times . Il big di Redmond sembra infatti pronto ad aprire i formati di Office , mettendoli così a disposizione dei competitor e degli altri applicativi.
Questa “mossa” viene vista come una risposta a istanze diverse e ugualmente pressanti. Da un lato la Commissione Europea, che lavora da tempo per la creazione di standard di e-government dovendo però assicurare ai cittadini l’accesso ai documenti indipendentemente dal software utilizzato per accedervi; dall’altro i partner dell’azienda, sempre più tesi ad integrare nei propri servizi e strumenti una molteplicità di formati aperti. Su tutto questo, la necessità per il big di Redmond di contrastare l’avanzata dei formati aperti, alfieri anche dell’ open source , per mantenere il polso di un mercato che Office oggi domina pressoché incontastato.
La scelta di Microsoft non arriva dunque imprevista: è già noto l’orientamento della Commissione Europea, teso a utilizzare formati aperti per i documenti nella UE, un orientamento che avrebbe potuto portare all’esclusione dei formati proprietari di Office.
Per gli utenti molte sono le cose che cambieranno: per aprire e gestire un file di Excel potrà non essere più necessario possedere il prodotto proprietario sviluppato da Microsoft. Per competitor come IBM e Sun significa naturalmente poter mettere a disposizione dei propri clienti software capaci di gestire i formati di documenti più diffusi nel mondo .
Stando a quanto riferito dal Financial Times, Microsoft presenterà prossimamente i propri formati ad ECMA International per la standardizzazione, il tutto con l’appoggio di numerose imprese, di settore e non, da Intel ad Apple, da Barclays Capital a BP. Entro 18 mesi il processo di apertura dovrebbe essere completo .