Relativo ai primi sei mesi del 2013, il nuovo rapporto Security Intelligence Report (SIRv15) di Microsoft descrive le minacce e i numeri della sicurezza a favore dei suoi utenti. Scuotendo in particolare coloro che si mostrano recalcitranti rispetto agli aggiornamenti.
Le statistiche si basano su una gran quantità di dati raccolti in oltre 100 paesi: più di un milione di utenti dei servizi Windows Update, Malicious Software Removal Tool (MSRT) e del programma gratuito di Microsoft Security Essentials, più di 400 milioni di account Outlook, nonché milioni di account Office e miliardi di pagine giornaliere cui si fa accesso attraverso Bing. Da questa montagna di dati è emerso che nel 17 per cento dei casi le ultime versioni dei software dedicati alla sicurezza marchiati Microsoft si sono trovate ad affrontare malware; inoltre il numero delle vulnerabilità legate ai sistemi operativi sono cresciute del 40 per cento arrivando a rappresentare il 22,2 per cento di tutte le vulnerabilità riscontrate: un numero che supera quelle riscontrate presso i browser, che si attestano intorno al 14 per cento. Microsoft ha anche riconosciuto un aumento del 7,4 per cento nei bug dei propri prodotti.
Per quanto riguarda nel dettaglio la navigazione online, lo studio rileva come le minacce giungano spesso da malware JavaScript (369mila tentativi di infezione su macchine aziendali) e da URL infetti (circa 220mila infezioni).
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Di particolare rilevanza sono soprattutto i dati relativi agli utenti di XP , sistema operativo quasi giunto alla fine del suo ciclo di vita, ma ancora utilizzato dal 21 per cento degli utenti Microsoft: essi avrebbero sei volte le possibilità di essere infettati da malware rispetto agli utenti di uno dei sistemi operativi più recenti più nuovi.
XP uscirà dalla lista degli aggiornamenti periodici di sicurezza di Microsoft ad aprile 2014: i numeri non possono dunque che essere visti che come una sorta di monito per gli utenti, di fatto invitati da Redmond ad aggiornarsi.
Claudio Tamburrino