Microsoft ha annunciato l’avvio di una collaborazione con HPE (Hewlett Packard Enterprise) per portare Azure nello spazio. Ciò avverrà tramite lo Spaceborne Computer-2 (SBC-2), il supercomputer che verrà utilizzato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Edge computing con Azure sulla ISS
L’annuncio rappresenta il primo passo del programma Azure Space svelato a fine ottobre 2020. Il prossimo 20 febbraio è prevista la Resupply Mission NG-15 di Northrop Grumman, con la quale lo Spaceborne Computer-2 verrà portato sulla ISS dal razzo Antares.
Microsoft e HPE hanno creato una connessione tra il supercomputer e Azure tramite le stazioni di terra della NASA. Gli astronauti avranno quindi accesso localmente (edge computing) alle migliori tecnologie del cloud computing. In questi casi è infatti richiesta una latenza minima per l’esecuzione di calcoli complessi. Non è possibile attendere il trasferimento dei dati dalla ISS alla Terra e viceversa.
SBC-2 è basato sul sistema HPE Edgeline Converged Edge e può funzionare in condizioni ambientali estreme. Grazie ad Azure, la NASA potrà sfruttare gli algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale per simulare le tempeste di polvere su Marte, analizzare piante e colture idroponiche, studiare gli effetti dei viaggi spaziali sulla salute degli astronauti.
Questo è solo l’inizio di un viaggio che permetterà di utilizzare la potenza di Azure per scenari edge. La collaborazione potrebbe continuare nei prossimi anni, quando è previsto il ritorno dell’uomo sulla Luna e l’arrivo su Marte.