Azure , l’infrastruttura-come-servizio che Microsoft vuole diffondere per ogni dove , avrà presto un nuovo schema di prezzi a dir poco concorrenziale: dal primo luglio il traffico inbound sarà gratuito per tutti, indipendentemente dalla quantità di dati trasferiti o dal periodo eventuale di picco in cui avviene l’operazione di upload.
La piattaforma cloud computing di Microsoft azzera dunque la migrazione delle informazioni verso la “nuvola”, in risposta a quella che la corporation descrive come un’esigenza difficile da quantificare a priori e che potrebbe essere di impedimento per un’adozione più estesa delle tecnologie di computing remoto.
“Stimare la quantità di dati da trasferire ogni mese è un’impresa difficile a causa del volume di dati che generiamo, le fluttuazioni mese per mese e il fatto che esso cresce col passare del tempo”, ha dichiarato il CTO di Press Association Andrew Dowsett citato sul blog di Microsoft.
Eliminare i costi di upload facilita il trasferimento di dati sulla nuvola, ma per quanto riguarda il traffico in outbound (download) Azure resta una piattaforma a pagamento.
Alfonso Maruccia