Microsoft ha pubblicato i risultati finanziari per il secondo trimestre dell’anno fiscale chiuso al 31 dicembre: i numeri sono leggermente superiori alle aspettative degli analisti di Wall Street. Che comunque non sono contenti, come al solito, e la Borsa punisce il titolo MSFT.
Nel complesso, il secondo trimestre dell’anno fiscale 2015 si è chiuso con ricavi per 26,5 miliardi di dollari, un solido +8 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; i profitti operativi ammontano invece a 7,8 miliardi, mentre agli azionisti vanno guadagni per 0,71 dollari ad azione.
Windows , uno dei business principali di Microsoft, è sceso del 13 per cento per le licenze OEM Pro, del 13 per cento per le licenze non-OEM e cresciuto del 3 per cento per le licenze enterprise in volume: in totale si parla di 4,17 miliardi di dollari di ricavi rispetto ai 5,5 miliardi dell’anno scorso. Assieme a Office, Windows incamera 10,68 miliardi di dollari (erano 10,9 miliardi nel 2014).
Laddove invece Microsoft dice di aver sperimentato la sua crescita principale è nel business cloud , con la versione SaaS (software-as-a-service) Internet-dipendente di Office (Office 365) e Azure che arrivano a 5,5 miliardi di dollari con un +114 per cento anno su anno. I profitti della divisione? Non pervenuti.
Un altro segno positivo è quello della divisione hardware , con i terminali Lumia che vendono 10,5 milioni di unità per 2,3 miliardi di dollari di ricavi e il business dei tablet/convertibili di Surface che diventa finalmente una cosa seria con 1,1 miliardi di vendite e profitti “rispettabili”.
Le due generazioni di console Xbox in commercio (360 e One) vendono 6,6 milioni di unità , un -11 per cento rispetto al 2014: anche qui è mistero su quale console abbia venduto di più.
Dopo aver comunicato i numeri del trimestre, numeri tutto sommato positivi, Microsoft ha dovuto scontrarsi con l’insoddisfazione degli azionisti con un calo di qualche punto percentuale nel valore del titolo MSFT.
Alfonso Maruccia