Tenendo pienamente fede ai dettami del nuovo CEO Nadella sulla necessità di ripensare il business in chiave multi-piattaforma, Microsoft ha ora annunciato l’estensione degli accordi con i produttori OEM. Le app e i servizi di Redmond compariranno su un maggior numero di gadget mobile basati su Android, installati in fabbrica ma più facili da rimuovere (nel caso di Samsung).
Il software di produttività Microsoft, vanto e gallina dalle uova d’oro della corporation del software, si trasforma in sostanza in bloatware per tablet e altri dispositivi portatili: l’accordo prevede l’arrivo delle app Office e non solo sui terminali di Samsung, Dell e su quelli di produttori che operano solo su certi mercati come TrekStor (Germania), Datamatic (Italia), Tecno (Africa) e altri.
Gli OEM locali preinstalleranno le versioni Android di Word, Excel, PowerPoint, OneNote, OneDrive e Skype nel corso dei prossimi mesi, lo stesso farà Samsung su un certo numero di tablet Android, dopo aver già provveduto a fornire OneDrive, OneNote e Skype su terminali Galaxy S6 ed S6 Edge.
In più, il colosso sudcoreano mostra di voler fornire ai suoi utenti la possibilità di rimuovere senza grossi problemi le app indesiderate preinstallate sui dispositivi. A chi acquisterà tablet Android tramite canali business, Samsung fornirà la possibilità di acquistare un bundle per il servizio ad abbonamento Office 365 a scelta tra versioni Business, Business Premium o Enterprise.
La mossa di Microsoft rappresenta un cambio di paradigma significativo sia per la stessa corporation di Redmond che per Google, corporation i cui introiti nel mobile derivano prevalentemente dalla presenza dei servizi di Mountain View sui terminali Android e che viene ora “minacciata” in quello che ha di più caro – vale a dire advertising e app proprietarie.
Microsoft continua a portare avanti la nuova politica multi-piattaforma (forse valida anche per Cortana ) e nel contempo rilascia una prima versione preliminare dei tool di sviluppo per Windows 10, strumenti disponibili esclusivamente a chi – tra i partecipanti al programma Windows Insider – ha già installato l’ultima build della Technical Preview del nuovo OS e la Community Technology Preview (CTP) 6 di Visual Studio 2015.
L’SDK di Windows 10 è prevedibilmente dedicato allo sviluppo di app universali , software mono-funzionali che sfruttano un superset delle API Windows RT e Windows 8 e sono (teoricamente) in grado di girare su sistemi Windows 10, Windows Phone e Xbox One.
Alfonso Maruccia