Roma – Pochi giorni fa Microsoft ha ottenuto la registrazione di un brevetto che descrive “un metodo e un sistema per tradurre i messaggi istantanei fra utenti che comunicano in lingue differenti”.
L’idea, all’apparenza piuttosto semplice, è quella di tradurre il testo di un messaggio istantaneo, inviato ad esempio con MSN Messenger o ICQ, in modo del tutto trasparente per gli utenti coinvolti nella comunicazione. Per far questo il big di Redmond propone un sistema capace di tener conto della lingua di ogni utente e in grado di tradurre automaticamente i messaggi prima che questi raggiungano i rispettivi destinatari.
“Due o più utenti impegnati in una sessione di messaggistica istantanea – si legge nella descrizione sintetica del brevetto – compongono i messaggi secondo una lingua di partenza o una lingua di destinazione. La lingua di partenza corrisponde alla lingua preferita dell’utente del dispositivo che trasmette i messaggi durante la sessione, mentre la lingua di destinazione corrisponde alla lingua preferita dell’utente di un dispositivo che riceve i messaggi trasmessi. Durante la sessione, i dispositivi possono scambiare informazioni relative al profilo degli utenti che specificano una o più preferenze di traduzione, compreso l’indirizzo di destinazione, l’indirizzo di partenza e le lingue corrispondenti”.
Sembra che Microsoft abbia intenzione di implementare questo sistema attraverso un modulo eseguibile (exe o DLL) capace di utilizzare le informazioni contenute nel profilo dell’utente per tradurre i messaggi dal linguaggio di partenza a quello di destinazione.
“Poiché il messaggio è tradotto prima della consegna, – si legge ancora nella descrizione del brevetto – il dispositivo di destinazione riceve il messaggio secondo la lingua di destinazione”.
L’idea di Microsoft è quella di ovviare alle limitazioni dei più diffusi sistemi di traduzione, come i tradizionali software stand-alone o i servizi di traduzione lato server: il colosso di Redmond sostiene che mentre i primi costringono l’utente a ripetute operazioni di copia e incolla, i secondi introducono ritardi nella comunicazione e l’impossibilità di mandare lo stesso messaggio a più utenti contemporaneamente.
Come unico inventore di questo sistema di traduzione Microsoft ha riportato il nome di Yonas D. Seme, un software test engineer che nel 1999 ha scritto una guida su come aggiornare e cancellare i record di un database utilizzando FrontPage 2000.
La richiesta di registrazione del brevetto è stata presentata il 28 dicembre del 2001, dunque quasi un anno e mezzo fa. Sarà interessante vedere se e come Microsoft si avvarrà della tecnologia appena brevettata, magari proprio all’interno di MSN Messenger o di Threedegrees . Di certo il successo di una tale funzione dipenderà in maniera determinante anche dalla qualità della tecnologia che verrà utilizzata per tradurre una lingua in un’altra: come noto, i sistemi attuali forniscono traduzioni molto approssimative e, spesso, risultano del tutto inadeguati nel caso di testi scritti con uno stile informale, come quello generalmente utilizzato nei messaggi istantanei e nelle chat.