Senza troppe sorprese, il focus dell’evento Build 2023 organizzato da Microsoft è sull’intelligenza artificiale e, in particolare, sui numerosi Copilot che la software house sta implementando nei propri servizi, ognuno incaricato dello svolgimento di un compito differente. A sottolinearne l’importanza, soprattutto in prospettiva, è Kevin Scott (Chief Technology Officer), che così riassume la visione del gruppo.
Ricordi quando il software non era connesso a Internet? Tra pochi anni, lo potremo dire di quello sprovvisto di un copilota intelligente.
Copilot per tutto, Copilot per tutti (Microsoft Build)
Agli assistenti IA già lanciati per piattaforme come GitHub e Bing, se ne stanno per aggiungere altri destinati a Power BI, Power Pages e soprattutto Windows. Affronteranno un percorso percorso di distribuzione che, come sempre, passerà da una necessaria fase di anteprima e test. La società si spinge poi oltre, svelando strumenti che permetteranno agli sviluppatori di creare Copilot su misura per le loro esigenze. A questi si aggiungeranno plugin per semplificare l’interazione con applicativi di terze parti. Riportiamo di seguito un estratto del blogpost in forma tradotta.
Potresti ammirare Bing Chat e pensare che sia qualcosa di magico e super complesso, ma Microsoft sta fornendo agli sviluppatori tutto ciò di cui necessitano per realizzare in autonomia un Copilot.
A proposito di Bing, il gruppo di Redmond conferma l’adozione degli stessi standard introdotti da OpenAI per l’impiego dei plugin di ChatGPT, nel nome dell’interoperabilità.
Tra gli annunci di Build 2023, ci sono anche quello legati ai prossimi aggiornamenti del browser Edge (sempre basati sull’integrazione dell’intelligenza artificiale), alla suite 365 e al sistema operativo Windows 11 (per quanto riguarda privacy, sicurezza e un’iniezione di IA per lo store).
Ricordiamo che il concetto di Copilot è stato introdotto da Microsoft un paio di anni fa, con il lancio di uno strumento dedicato a GitHub. Si è dimostrato fin da subito capace di catalizzare l’attenzione e le curiosità degli sviluppatori. Nei mesi scorsi è stata svelata l’evoluzione dell’assistente, battezzata X. È basata sul modello GPT-4 di OpenAI, lo stesso già in uso per il nuovo Bing.