Microsoft, caccia alla refurtiva

Microsoft, caccia alla refurtiva

Un programma patrocinato da Redmond punta a velocizzare il meccanismo di notifica dei dati rubati alle istituzioni. Per evitare che i malintenzionati facciano in tempo ad utilizzarli
Un programma patrocinato da Redmond punta a velocizzare il meccanismo di notifica dei dati rubati alle istituzioni. Per evitare che i malintenzionati facciano in tempo ad utilizzarli

Un nuovo programma guidato da Microsoft punta a migliorare il meccanismo di sicurezza per rintracciare numeri di carte di credito e altri dati rubati in Rete.

I tentativi effettuati in passato, in particolare organizzando specifici database da aggiornare continuamente di dati rubati rintracciati, avevano il difetto di essere lenti, perché contattare le istituzioni come le banche e dimostrare che quelle informazioni sono ormai compromesse non è un meccanismo automatico. Il nuovo programma punta proprio a stabilire un legame certo tra il dato e le prove che risulti rubato, così da intervenire tempestivamente convincendo istituzioni e banche a sospendere l’eventuale uso di quell’identità digitale. Caratteristica principale è proprio la tempestività della notifica alle istituzioni e alle vittime.

Gestito dalla National Cyber-Forensics and Training Alliance ( NCFTA ), organizzazione non profit che si concentra sulla lotta ai cyber crimini e di cui fanno parte agenzie di polizia, collabora anche con l’ America Bankers Association e eBay.

Fra le critiche al programma è stata segnalata l’impossibilità di sottoporre le informazioni trovate rubate anonimamente, fatto che rischia di scoraggiare le segnalazioni.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
21 giu 2010
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