Un nuovo programma guidato da Microsoft punta a migliorare il meccanismo di sicurezza per rintracciare numeri di carte di credito e altri dati rubati in Rete.
I tentativi effettuati in passato, in particolare organizzando specifici database da aggiornare continuamente di dati rubati rintracciati, avevano il difetto di essere lenti, perché contattare le istituzioni come le banche e dimostrare che quelle informazioni sono ormai compromesse non è un meccanismo automatico. Il nuovo programma punta proprio a stabilire un legame certo tra il dato e le prove che risulti rubato, così da intervenire tempestivamente convincendo istituzioni e banche a sospendere l’eventuale uso di quell’identità digitale. Caratteristica principale è proprio la tempestività della notifica alle istituzioni e alle vittime.
Gestito dalla National Cyber-Forensics and Training Alliance ( NCFTA ), organizzazione non profit che si concentra sulla lotta ai cyber crimini e di cui fanno parte agenzie di polizia, collabora anche con l’ America Bankers Association e eBay.
Fra le critiche al programma è stata segnalata l’impossibilità di sottoporre le informazioni trovate rubate anonimamente, fatto che rischia di scoraggiare le segnalazioni.
Claudio Tamburrino