Microsoft cala il sipario su Band

Microsoft cala il sipario su Band

Redmond annuncia ufficialmente la fine del progetto di gadget indossabile, con il ritiro dal mercato dei prodotti attuali senza sviluppi futuri. Resta il cloud con i dati ammassati sugli utenti
Redmond annuncia ufficialmente la fine del progetto di gadget indossabile, con il ritiro dal mercato dei prodotti attuali senza sviluppi futuri. Resta il cloud con i dati ammassati sugli utenti

La supposta rivoluzione del wearable computing non è un investimento prioritario, almeno per quel che riguarda Microsoft: la corporation ha annunciato quella che a conti fatti va interpretata come la fine ufficiale di Band , progetto di gadget indossabile per il fitness già dato per moribondo da tempo e che non ha mai avuto la possibilità di esprimere tutto il suo potenziale commerciale.

Il fatto che a Redmond stessero pensare di passare oltre era già noto da tempo grazie alle indiscrezioni raccolte da Mary Jo Foley , e adesso arriva la conferma ufficiale con il ritiro dal commercio di Band 2 e l’annuncio del mancato arrivo di un upgrade all’hardware per il fitness hi-tech atteso per quest’anno.

Microsoft dice di aver finito le scorte del suo gadget , di voler continuare a supportare i clienti che hanno già acquistato Band 2 e di essere soprattutto interessata a investire in Health , la piattaforma per la raccolta e l’analisi dei dati biometrici degli utenti attiva sui server cloud di Azure e aperta a tutte le app e le piattaforme mobile principali (Android, iOS, Windows) tramite un’apposita API.

Band sembra quindi fare la fine di Zune , altro storico flop della corporation statunitense che non a caso possiede caratteristiche simili al tracker per fitness: il lettore multimediale portatile è arrivato in ritardo sul mercato, era dotato di caratteristiche promettenti ma è finito schiacciato dalla crescente popolarità degli smartphone.

Di suo il progetto Band presentava ulteriori aspetti problematici , come il prezzo eccessivo rispetto alle offerte della concorrenza e una qualità costruttiva non proprio perfetta con difetti fastidiosi inaccettabili per un gadget da indossare per lunghi periodi di tempo.

Resta l’ennesima promessa non mantenuta di Microsoft, mentre tutte da valutare sono le intenzioni del colosso americano per quanto riguarda Health: la piattaforma vorrebbe essere un “hub” di raccolta e analisi di dati biometrici aperto a sviluppatori e aziende, ma senza il traino di un prodotto di successo – come Band avrebbe potuto essere, eventualmente – l’interesse del mercato per l’ennesimo servizio cloud è tutto fuorché garantito.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 ott 2016
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