Com’era nell’aria , Microsoft ha deciso di richiudere Windows 7E in un cassetto, e con esso l’idea di vendere in Europa un sistema operativo privo di Internet Explorer e di qualsiasi altro browser pre-installato.
Come annunciato in questo post da Dave Heiner, vice president e deputy general counsel di Microsoft, l’intento di BigM è ora quello di distribuire Seven+IE8 anche in Europa, ma ciò senza trascurare le richieste della Commissione Europea. La pipa della pace offerta da Microsoft a Bruxelles porta il nome di ballot screen , una soluzione annunciata la scorsa settimana che ricalca in buona parte quanto era stato già proposto a inizio anno dalla stessa Commissione: una schermata di selezione che permette all’utente di scaricare e installare come browser predefinito una delle più note alternative a IE (Firefox, Chrome ecc.).
La scorsa settimana il big di Redmond si era già detto disponibile ad implementare il ballot screen, ma prima di cancellare W7E disse che avrebbe atteso l’approvazione ufficiale della UE. A quanto pare la mamma di Windows ha invece deciso di accelerare i tempi, e mettere da parte “il Seven con la E” prima ancora di ricevere una risposta formale dai legislatori europei: alla luce dei commenti positivi espressi dall’organo antitrust europeo in questa recente nota , Microsoft sembra confidare molto nel sì della UE. Del resto BigM ha necessità di fornire quanto prima agli OEM un piano di rotta certo, che permetta loro di prepararsi per tempo al debutto commerciale di Windows 7.
Per la verità l’annuncio di Microsoft appare piuttosto contraddittorio. Da un lato l’azienda afferma infatti, senza l’uso di condizionali, che il prossimo 22 ottobre Windows 7 arriverà in Europa inclusivo di IE8. Poche righe sotto, Heiner ammette però che “la Commissione Europea deve ancora completare il vaglio della nostra proposta” e che se questa non verrà accettata, “dovremo considerare delle strade alternative, inclusa la reintroduzione di Windows 7E in Europa”.
Certi osservatori ritengono che Microsoft stia abilmente tentando di ribaltare la propria posizione di forza nel braccio di ferro con la UE, facendo pesare su quest’ultima ogni eventuale responsabilità relativa al ritardo o alla “menomazione” del nuovo Windows in Europa. A rafforzare involontariamente questa tesi è lo stesso Heiner, che nel suo post ci tiene a sottolineare come Microsoft ritenga di aver fatto la propria parte, dimostrando tutta la sua buona volontà nel venire incontro alle richieste della Commissione. “Come potete immaginare, per Microsoft non è stato facile accettare l’idea di promuovere in modo diretto, all’interno di un suo prodotto di punta come Windows, dei software concorrenti. Riteniamo tuttavia che questo approccio possa risolvere al meglio ogni preoccupazione, sia quelle degli OEM che quelle dei consumatori”.
Microsoft ha peraltro intenzione di portare il ballot screen anche su Windows Vista e XP tramite un aggiornamento, sempre – è ovvio – che l’Europa accolga la sua iniziativa.
Heiner afferma che la decisione di accantonare Windows 7E è stata sollecitata soprattutto dai produttori di PC e da altri suoi partner commerciali, i quali temevano che l’introduzione in Europa di una differente versione di Windows 7 avrebbe complicato la configurazione dei propri sistemi e confuso gli utenti.
Per i consumatori europei la conseguenza positiva più importante della dipartita di W7E sarà data dalla possibilità di acquistare versioni aggiornamento del nuovo sistema operativo, e dunque di migrare a Seven recuperando le applicazioni e i dati di una preesistente installazione di Windows Vista.
Come funziona il ballot screen
Va precisato subito che, salvo diverse scelte degli OEM, i quali rimangono liberi di installare e configurare come browser predefinito qualsiasi alternativa a IE, quest’ultimo rimane il browser di default di Seven. Ciò significa che alla prima installazione del sistema operativo, l’unico browser che l’utente avrà a disposizione per navigare sarà IE8. Il ballot screen apparirà all’utente non appena questo si connetterà ad Internet, ma solo se il browser di default sarà IE: nel caso in cui l’OEM o l’utente avessero già impostato un altro browser come predefinito, ad esempio Firefox, il ballot screen non verrà mai visualizzato.
Il ballot screen sarà essenzialmente costituito da una pagina web che permetterà all’utente di scegliere fino a 10 browser alternativi ad IE: quelli sicuramente presenti saranno Firefox, Safari, Google Chrome e Opera. Per ciascun browser verrà fornito un link diretto alla relativa home page: da qui l’utente potrà scaricare e installare il nuovo browser nel sistema, e scegliere se renderlo di default. Essendo costituito da una semplice pagina web, il ballot screen potrà essere modificato e aggiornato da Microsoft in qualsiasi momento e direttamente lato server, dunque senza la necessità di distribuire degli update ai propri utenti.
Microsoft non ha chiarito se la scelta di un altro browser predefinito comporterà la cancellazione di IE dal sistema. Questa possibilità appare tuttavia improbabile, soprattutto per le conseguenze negative che questa azione avrebbe sulla compatibilità del sistema con le applicazioni che si appoggiano a IE. Un portavoce di Microsoft Italia ha del resto ricordato a Punto Informatico che gli utenti di Windows 7 potranno disinstallare IE dal sistema in qualsiasi momento.
Windows Anytime Upgrade, i prezzi
La scorsa settimana Microsoft ha svelato i prezzi del programma Windows Anytime Upgrade, che come noto permetterà agli utenti di Windows 7 di passare da una edizione all’altra del sistema operativo. Nella tabella sotto si riportano i prezzi di Windows Anytime Upgrade in dollari, euro e sterline.
Il prezzo della licenza Family Pack, che sarà disponibile solo in certi paesi non UE, è di 149,99 dollari. Per approfondimenti si veda questo articolo di ars technica .
Alessandro Del Rosso