Sta circolando in queste ore tra gli addetti ai lavori una specifica che, a quanto pare, è stata ufficializzata da Microsoft per i propri servizi di Live Search, con cui il big di Redmond gareggia con Google per la leadership del settore. Un sito viene espulso dagli indici Microsoft quando ospita link inadeguati, inattesi per la natura del sito e considerati per questo una forma di spam dovuta al tentativo dei webmaster di acquisire visibilità nei risultati di ricerca.
Ne parlano in questi termini quelli di SearchEngineWatch sui cui forum pochi giorni fa era apparso il post di un webmaster che ha dato vita ad una discussione e ad un intervento chiarificatore del team Microsoft:
“Il tuo sito ha acquisito link pubblicando o scambiando link con siti che non hanno a che vedere con i contenuti del tuo sito. Tecniche che tentino di acquisire spam link di questo tipo per aumentare il ranking sono considerati spam e il tuo sito è stato quindi escluso dal nostro indice. Contattaci quando avrai rimosso i link e noi lo riprenderemo in considerazione”.
Questa dichiarazione alza molta polvere ma, fa notare proprio SearchEngineWatch : “Quello che mi ha colpito è che questo è il motivo per cui Google e Yahoo sono molto vaghi nello spiegare ai webmaster i motivi per i quali i loro siti vengono cancellati dagli indici o penalizzati nei risultati di ricerca. Quello che la gente può capire del messaggio (del team Microsoft, ndr.) è che scambiare link con i tuoi amici è una brutta cosa. Se si ha un blog personale che parla della propria vita e si vuole scambiare un link al sito del babbo dentista non c’è nulla di male, ma se si scambiano molti link, allora sì che c’è da preoccuparsi. La mail inviata a questo webmaster può non essere molto chiara nel definire quale sia la differenza, e ciò preoccupa gli altri webmaster”.
Su SearchEngineRoundtable si ragiona sul fatto che Google, ad esempio, adotterebbe tecniche diverse, ad esempio non contando i link “non attinenti”.