Microsoft ha comunicato che inizierà ad applicare la soluzione EU Data Boundary a partire dal 1 gennaio 2023. Gli utenti dei servizi cloud potranno scegliere i server posizionati nei confini europei per l’elaborazione e la conservazione dei dati. L’azienda di Redmond vuole quindi superare i dubbi sollevati dal nuovo accordo EU-US Data Privacy Framework sullo scambio dei dati sottoscritto da Unione europea e Stati Uniti.
I dati degli utenti rimangono in Europa
Microsoft sottolinea che il suo obiettivo è offrire servizi cloud affidabili “nel rispetto dei valori europei e delle esigenze di sovranità“. L’azienda di Redmond vuole conservare i dati degli utenti il più vicino possibile alla loro posizione geografica. Sono stati aperti diversi data center in Europa. Altri verranno costruiti nei prossimi anni con un investimento di oltre 12 miliardi di dollari.
A partire dal 1 gennaio 2023, gli utenti avranno la possibilità di conservare ed elaborare i loro dati entro i confini europei. La novità sarà disponibile per i servizi Microsoft 365, Azure, Power Platform e Dynamics 365. Il rollout avverrà in tre fasi. La prima riguarda i dati degli utenti, mentre seconda e terza riguarderanno altri tipi di dati, come quelli di logging e di assistenza tecnica. Il completamento è previsto per fine 2024.
Sul sito dedicato verrà pubblicata tutta la documentazione in inglese (successivamente anche in altre lingue) per la massima trasparenza. Gli utenti troveranno anche informazioni sui dati che devono essere trasferiti fuori dall’Europa per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei servizi cloud.