Il nuovo evento per sviluppatori di Microsoft si chiama Connect () 2015, una due giorni organizzata in quel di New York (e accessibile online via Channel 9 ) per svelare le tante novità a disposizione dei programmatori che fanno uso della piattaforma di Redmond. Una piattaforma nel cui centro, ora come in futuro, c’è Visual Studio con tutte le sue estensioni, servizi e abbonamenti “cloud” variamente accessoriati.
La conferenza Connect () 2015 serve a ribadire, una volta di più , che l’obiettivo di Microsoft consiste nell’abbracciare l’intera community di sviluppatori indipendentemente dall’ecosistema di riferimento: che si sviluppi software per PC Windows, Linux, gadget Android o iOS, a Redmond hanno qualcosa per tutti e un’intera platea di editor a codice aperto interfacciabili con Azure e non solo.
La sfida multi-piattaforma di Microsoft è vinta, almeno sulla carta, con la distribuzione del codice sorgente di Visual Studio Code, editor di progetti software basato su Chromium e pensato per girare su tutti i principali sistemi operativi per computer, e per di più dotando il tool del supporto alle estensioni disponibile tramite l’apposito Visual Studio Marketplace.
Il succitato Marketplace verrà poi utilizzato da Microsoft stessa per vendere abbonamenti mensili (o annuali) alle versioni Professional ed Enterprise di Visual Studio, con una serie di servizi cloud-centrici inizialmente disponili solo tramite una costosa sottoscrizione al network MSDN.
L’open source ha ovviamente contagiato anche il framework . NET, e ora sia . NET Core 5 che ASP.NET 5 hanno raggiunto lo status di Release Candidate (RC) su Linux e OS X e sono già pronti – a dire di Microsoft – per essere usati nello sviluppo di progetti software commerciali. Altra novità di Visual Studio (questa volta a pagamento) è Dev Essentials, un pacchetto che include la versione free dell’IDE Visual Studio Community Edition e di Visual Studio Team Services (precedentemente noto come Visual Studio Online) e crediti “mensili” per accedere alle risorse di computing remoto di Azure.
Visual Studio Team Services dovrebbe includere tutto quanto è necessario per sviluppare programmi e app su Windows, Android e iOS; per le app Android è disponibile un emulatore completo, mentre per la fase di compilazione delle app iOS è necessario avere accesso a un Mac con OS X (anche da remoto, direttamente dall’interno di Visual Studio) o a un suo equivalente cloud-virtualizzato tramite il servizio a pagamento gestito da MacinCloud.
La piattaforma Visual Studio è stata arricchita di un gran numero di API per l’accesso ai vari servizi di Microsoft, interfacce di programmazione tra cui spicca Microsoft Graph , una tecnologia su cui gli ingegneri di Redmond sono al lavoro da tempo e che permette di sviluppare app e servizi “intelligenti” a partire dai dati dei clienti “salvati” su Azure e Office 365. Con Graph sviluppatori e aziende hanno la possibilità di frugare tra nomi utente, file, messaggi, gruppi, eventi, contatti, mail, calendari, dispositivi e (presto) notifiche, SDK, note OneNote, Outlook e altro ancora per estrarre dati di in grado di aprire nuovi scenari applicativi. La privacy? Sul cloud di Microsoft è 2.0 .
Alfonso Maruccia