Per Microsoft, è evidente, il mobile non è più quello di una volta: la strategia di Ballmer , incentrata sull’hardware con l’acquisizione di Nokia, ha ceduto il posto alla strategia di Nadella , che in un mercato dominato dai sistemi operativi della concorrenza mira a inoculare nelle piattaforme altrui software e servizi capaci di avvincere gli utenti. Per far fruttare appieno l’opera di sviluppo delle proprie app per OS terzi, Redmond sta mettendo in atto una massiccia campagna di accordi commerciali per il bundling.
A offrire qualche dettaglio delle conquiste di Microsoft è il dirigente Nick Parker, che spiega come l’azienda, nell’intento di “costruire e far crescere una comunità vivace di miliardi di persone che amano e si affidano alle esperienze Microsoft”, abbia “lavorato duramente per convincere i cuori e le menti dei partner e degli utenti”. Per quanto riguarda i partner, a supportare la tattica di Microsoft c’è quello che Parker definisce “allineamento di proprietà intellettuale”: come già dimostrato nel caso di ASUS, e precedentemente di Samsung , Dell e LG , gli accordi di licensing non prevedono il semplice trasferimento di proprietà intellettuale relativa alle tecnologie mobile, ma finiscono per abbracciare delle clausole che prescrivono ai produttori la preinstallazione delle applicazioni made in Redmond .
Sono ora 74 i produttori OEM che sfornano o sforneranno a breve tablet e smartphone Android con Office, OneDrive e Skype installati di serie: solo dopo ls scorsa primavera Microsoft ha stipulato accordi con 31 produttori. L’ultimo a firmare con Microsoft è stato Acer: su un numero selezionato dei suoi prodotti metterà a disposizione Word, Excel, PowerPoint, Outlook, OneNote, OneDrive e Skype.
“Installando il software e i servizi Microsoft su telefoni e tablet Android, i nostri partner possono aumentare il valore di questi dispositivi offrendo le eperienze dedicate alla produttività che gli utenti richiedono” spiega il dirigente di Redmond, che aggiunge che “i partner saranno in grado di approfittare di opportunità per ritagliarsi nuove fonti di fatturato”. Se la strategia della Microsoft mobile di Nadella ha già dimostrato di pagare più di quanto abbia saputo fare Windows Phone, non è per ora dato sapere quali tipo di opportunità di guadagno si apriranno per i partner OEM.
Gaia Bottà