A prima vista sembra un tavolino da caffè (vedi foto in basso), di quelli che si trovano in tanti salotti di tutto il mondo: ma il nuovo Surface , presentato da Microsoft alla conferenza D: All Things Digital organizzata dal Wall Street Journal , è in realtà molto di più. Un vero e proprio computer racchiuso in un tavolo, con tanto di altoparlanti e uno schermo da 30 pollici inglobato nella superficie sensibile al tocco .
Surface sfrutta una complessa rete di sensori infrarossi , touchscreen , RFID e sistemi a retroproiezione : unendo assieme gli input si ottiene una piattaforma interattiva, capace ad esempio di interfacciarsi in tempo reale con una fotocamera WiFi appoggiata sulla superficie, mostrare le foto in essa contenute e renderle immediatamente manipolabili.
Scambiarsi le immagini con gli amici diventa un’operazione banale: non si deve fare altro che appoggiare sul tavolo un cellulare o un PDA wireless e trascinarcele sopra. In pochi secondi l’operazione viene completata senza alcun bisogno di cavi o di driver, senza preoccuparsi di formati compatibili o di altre informazioni tecniche.
Non finisce qui: Surface, che inizialmente sarà distribuito solo ad alcuni partner Microsoft, dispone già di una serie di interessanti applicazioni commerciali , destinate probabilmente a cambiare il rapporto quotidiano degli utenti con la tecnologia. Ad esempio si potrà ordinare una bevanda conoscendone gli ingredienti, oppure scegliere una lista dei piatti consigliati per abbinarli al vino che è già sulla tavola.
Si può interagire con la musica riprodotta in sala: basta scegliere un brano o due tra quelli disponibili per inserirli nella playlist del juke-box. E se un cantante o un gruppo incontrano i propri gusti, l’utente può acquistare una canzone o l’intero album e inserirli immediatamente nel proprio lettore multimediale portatile, iniziando l’ascolto appena uscito dal locale.
Dividere il conto diventa uno scherzo: basta appoggiare la carta di credito sul tavolo e trascinarci sopra le immagini di quanto ciascuno ha consumato. Con un cursore si può scegliere l’ammontare della mancia, e se si dispone di una “carta fedeltà” si possono anche memorizzare i piatti preferiti per ordinarli la prossima volta.
Surface è destinato quindi a sostituire alcuni servizi oggi offerti da umani, soprattutto in quelle attività nelle quali la mole di informazioni che è in grado di veicolare supera di gran lunga quella di qualsiasi addetto. Basti pensare all’acquisto di un cellulare: appoggiando una coppia di terminali sul tavolo si potranno confrontare le schede tecniche , le offerte in corso e scegliere in base alle proprie necessità. Si possono infine selezionare accessori e gadget, inoltrare l’ordine e passare alla cassa per ritirare un prodotto altamente personalizzato .
In rete si è rapidamente scatenata una gara a tessere le lodi di Surface: ci pensano voci autorevoli come ZDNet o TechCrunch , ma non mancano decine di appassionati che non vedono l’ora di poter provare l’emozione di usare le proprie mani per interagire con quel computer, e molti citano non a caso il celebre film Minority Report e le sue tecnologie. Non si tratta in assoluto di una novità : gli appassionati di tecnologia futuribile conosceranno già il visionario lavoro di Jeff Han , che con la sua Perceptive Pixel realizza e produce già da qualche anno degli schermi multitouch per aziende e clienti militari. Apple poi sta realizzando (in piccolo) qualcosa di molto simile con iPhone , ma Microsoft è più avanti sul piano commerciale, anche perché lavora a questo progetto sin dal 2001 .
La vera novità consiste nell’ approccio tenuto da BigM con Surface. Con un costo unitario stimato tra i 5mila e i 10mila dollari, dozzine di tavoli interattivi inizieranno già da questo autunno a popolare le hall degli alberghi Sheraton e i negozi T-Mobile: gli utenti potranno così iniziare a familiarizzare con questa tecnologia , magari incontrandosi davanti ad un drink per scambiarsi le fotografie, oppure scegliendo tra le attrazioni disponibili nei dintorni e prenotando tavoli e poltrone mentre guardano un depliant interattivo.
Microsoft spera così di abbattere gradualmente i costi di questa tecnologia, e maturare abbastanza esperienza da permetterle di creare una vasta gamma di offerte per il pubblico domestico, scolastico e business : i vertici dell’azienda sperano di essere in grado di portare tavolini fantascientifici e frigoriferi interattivi nelle case di tutto il mondo entro tre anni al massimo.
Basterà dunque sedersi sul divano per mostrare agli amici le foto delle vacanze o l’ultimo video dei bimbi al mare. Se una foto piace si potrà spedirla via e-mail con un tocco dell’indice e due del mignolo. Oppure si potranno imbastire divertenti giochi di società attorno ad un tavolo, magari risolvendo puzzle animati: Surface è già oggi in grado di interagire con 8 mani e una decina di dispositivi contemporaneamente, e chissà cosa potrà fare in futuro.
Qui sotto un interessante video di Popular Mechanics che illustra le caratteristiche principali di Microsoft Surface (in lingua inglese).
Luca Annunziata