Se da una parte Google afferma che “il futuro dei videogiochi non è una console”, alzando così l’asticella dell’hype per Stadia, dall’altra Microsoft e Sony hanno già pianificato il futuro lancio delle rispettive piattaforme next-gen: nei mesi scorsi gli annunci relativi al Project Scarlett di Redmond e alla PlayStation 5. Saranno in grado di spingersi fino alla risoluzione 8K e con una potenza di calcolo attualmente senza paragoni se non nell’ambito dei PC di fascia alta dedicati al gaming.
Xbox: una console economica contro Stadia
Da Redmond potrebbe arrivare anche un altro dispositivo, più economico e progettato appositamente per il cloud gaming del servizio xCloud. Potrebbe costare tra i 60 e i 70 euro al lancio, proposto con o senza controller in bundle. Nessun lettore ottico per i titoli su supporto fisico, niente disco fisso interno sul quale scaricare e installare i giochi. Si connetterà ai server dei data center per lo streaming. A parlarne è stato nei giorni scorsi Brad Sams del sito Thurrott.com.
L’ipotesi non è da escludere. In ogni caso, console economica o meno, xCloud sarà accessibile da una miriade di dispositivi inclusi PC, smartphone e tablet. Offrirà fin da subito migliaia di giochi, fin dal giorno del lancio, come dichiarato da Microsoft di recente. La qualità del catalogo sarà uno degli elementi determinanti per decretare il successo (o il fallimento) di queste piattaforme.
All’orizzonte si delinea dunque il profilo di un settore che promette di esplodere entro l’anno o poco più avanti. Ai servizi già attivi nel territorio del cloud gaming (come PlayStation Now e GeForce Now) si uniranno quelli già citati di Google e Microsoft. Sarà possibile giocare in streaming, a patto di avere a disposizione una connessione adeguata: nel caso di Stadia serviranno almeno 10 Mbps in download per accedere ai titoli con risoluzione 720p. Per chi invece non accetta compromessi e si vuol spingere fino al 4K serviranno 35 Mbps.