L’assegnazione del progetto JEDI a Microsoft, per realizzare la nuova infrastruttura cloud del Pentagono, è ritenuta da Amazon viziata da interferenze esterne. Oggi la dura replica del gruppo di Mountain View, affidata a un post firmato da Frank X. Shaw (Corporate Vice President, Communications) e condivisa sulle pagine del blog ufficiale.
JEDI: Microsoft vs. Amazon, è scontro aperto
In gioco c’è un contratto dal valore quantificato a dieci miliardi di dollari nonché la gestione di informazioni e documenti dalla natura altamente riservata. La questione è ben nota e trattata più volte anche su queste pagine: in seguito alla vittoria del bando da parte di Microsoft, la società di Jeff Bezos ha fatto ricorso definendo la decisione viziata dall’interessamento diretto dell’amministrazione USA. Di seguito in forma tradotta uno dei passaggi più significativi dell’intervento.
Amazon può fare un gran rumore citando pregiudizi e interferenze, ma l’Ispettore Generale indipendente del Dipartimento della Difesa ha stabilito e seguito un processo di assegnazione corretto. E nessuno ha obbligato Amazon a fare un’offerta così alta. Amazon, in autonomia, ha preso quella decisione e ora vuol trovare un modo per evitare le conseguenze delle proprie decisioni di business sbagliate.
La replica di Amazon non si è fatta attendere, eccola: “Tutti coloro che hanno studiato il funzionamento del cloud computing vi diranno che l’offerta di AWS è molto più funzionale, capace, efficiente per quanto riguarda i costi e solida in termini operativi”.