Microsoft: così agisca l'utente antipirata

Microsoft: così agisca l'utente antipirata

Un comunicato della divisione italiana dell'azienda spiega quali sono le misure messe in campo contro i pirati. E come ogni utente può scegliere di collaborare nella lotta anti-pirateria
Un comunicato della divisione italiana dell'azienda spiega quali sono le misure messe in campo contro i pirati. E come ogni utente può scegliere di collaborare nella lotta anti-pirateria


Roma – L’attività antipirateria di Microsoft in tutto il mondo non ha eguali e la divisione italiana dell’azienda ha ieri voluto dettagliare l’impegno contro la duplicazione di software illegale e la diffusione di crack sulla rete, condendo il tutto con dei consigli.

In un comunicato l’azienda ha spiegato: “Il mondo della pirateria informatica, della duplicazione illegale, della contraffazione, infatti, non lesina astuzie né mezzi per trarre illeciti profitti dal furto della proprietà intellettuale, impiegando Internet per crackare i codici dei programmi, o avanzati impianti industriali per riprodurre CD, scatole, marchi e manuali d’istruzioni, realizzando così copie quasi irriconoscibili dal prodotto originale, da vendere sottocosto all’ignaro utente finale”. E’ di questi giorni, la notizia di una pesante condanna a due anni di carcere e mezzo milione di dollari contro un pirata californiano che realizzava e distribuiva copie illegali di prodotti Microsoft in tutti gli Stati Uniti.

Secondo Maria Paola Germano, direttore dell’ antipirateria in Microsoft Italia: “I prodotti illegalmente copiati arrivano sui nostri mercati attraverso i percorsi più avventurosi. Infatti, gli impianti di duplicazione (o certi siti pirata) vengono sovente localizzati in aree e Paesi in cui i controlli da parte delle autorità sono quasi inesistenti, come in certe zone dell’Europa dell’Est o dell’estremo Oriente”.

In queste situazioni si aprono vere e proprie piaghe, non solo per i produttori ma anche perché spesso “viene utilizzato lavoro nero in forme spesso incontrollabili.”

Non solo, il prodotto clandestino è frutto di attività criminali e secondo Germano “chi sceglie consapevolmente di acquistare un prodotto contraffatto deve sapere che, oltre a violare la legge, il costo della sua scatola con molta probabilità andrà a sovvenzionare ed alimentare nuovi crimini e reati”.


Secondo Microsoft, per “proteggere i consumatori dalla pirateria software” ci sono “alcune piccole forme di attenzione” che tutti possono utilizzare. Strumenti che possono combattere una piaga che costa all’ICT italiano, secondo Microsoft, decine di migliaia di posti di lavoro ogni anno.

Ecco i quattro comandamenti per l’utente anti-pirata, le quattro cose che può fare, i quattro suggerimenti da seguire:

– Tutti i PC acquistati con Windows XP preinstallato devono presentare un’etichetta con un nuovo certificato di autenticità; l’etichetta contiene un ologramma con le parole “Microsoft” e “GENUINE”. Le versioni retail di Windows XP possiedono questa etichetta sulla confezione, mentre il CD-ROM contenente il sistema operativo presenta un ologramma esteso sull’intera superficie del CD;

– I prodotti Windows XP implementano una tecnologia software antipirateria denominata Microsoft Product Activation (qui un approfondimento di Plug-In/Punto Informatico) “studiata per verificare la conformità delle copie in uso alle relative licenze”.

– Microsoft ha creato poi il sito Web How to Tell per aiutare i consumatori a distinguere tra copie originali e contraffatte nell’acquisto di un nuovo PC. “How to Tell” è tradotto in oltre 30 lingue e possiede link verso più di 100 siti Web di produttori di personal computer.

– Clienti e rivenditori possono inoltre rivolgersi al numero verde 800-876.816 per chiedere informazioni su come riconoscere il software Microsoft originale da quello contraffatto e ragguagli sulla legge a tutela del diritto d’autore (L.248/2000).

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Pubblicato il
6 nov 2001
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