La maggiori parte degli utenti Microsoft Defender for Endpoint che utilizzano Windows 10 20H2 avranno sicuramente avuto modo di notarlo: la soluzione antivirus di casa Redmond e il sistema operativo della medesima azienda non stanno andando assolutamente d’accordo, da svariati giorni a questa parte si verificano gravi problemi relativi all’uso della memoria e non solo.
Microsoft Defender for Endpoint: problemi di RAM (e non solo) su Windows 10
Andando più nel dettaglio, la versione di Microsoft Defender destinata agli utenti aziendali e la penultima edizione di Windows sembrano essere in conflitto tra loro. Da circa un mese, infatti, vengono segnalati “fastidi” di vario genere, ovvero: eccessivo utilizzo della RAM, visualizzazione di schermate nere dopo qualche minuto dall’effettuazione del login, difficoltà nell’aprire Word 2016 e problemi di visualizzazione con Windows Event Viewer.
Va tenuto presente che l’elevato utilizzo della memoria da parte del processo denominato “Antimalware Service Executable” di Defender (MsMpEng.exe) è un bug abbastanza comune e talvolta una soluzione temporanea consiste nell’andare a disabilitare la protezione in tempo reale.
Da notare che Microsoft aveva riferito di aver risolto il bug legato all’uso della memoria con una recente build di Windows 10 (quella siglata come 1.363.177.0), ma in parecchi hanno continuato a notarne la persistenza pure dopo gli ultimi aggiornamenti.
Al momento, Microsoft non si è ancora pronunciata in merito alla risoluzione delle problematiche in questione e a dire il vero non è neppure chiaro se l’azienda sia effettivamente a conoscenza della cosa o meno, pertanto non è ancora possibile prevedere quando potrebbero arrivare dei fix. Nel mentre, potrebbe essere utile disattivare l’antivirus e ricorrere a risorse di terze parti come l’ottimo Norton 360 Deluxe in offerta su Amazon a meno di 19€.