Microsoft Defender, lo strumento di sicurezza integrato nei sistemi operativi Windows che consente di mettere al riparo il PC da virus e minacce informatiche varie senza dover ricorrere a soluzioni di terze parti, viene aggiornato in maniera costante dall’azienda di Redmond al fine di offrire il più elevato grado di protezione possibile agli utenti quando utilizzando il proprio computer.
Evidente dimostrazione di ciò è data dalla recente implementazione di un nuovo sistema che sfrutta l’intelligenza artificiale al fine di contrastare alcuni specifici tipi di ransomware che vengono operati direttamente da malintenzionati “umani”.
Microsoft Defender: l’intelligenza artificiale contrasta i ransomware operati dall’uomo
Ruofan Wang e Kelly Kang del Microsoft 365 Defender Research Team sostengono che gli attacchi ransomware operati per mano umana vanno a caratterizzarsi per un insieme specifico di metodi e comportamenti, dati su cui è stato appunto possibile sviluppare un sistema di machine learning basato sul cloud, tramite cui si può prevedere in maniera intelligente se il dispositivo dell’utente di riferimento e a rischio, andando quindi a bloccare un eventuale attacco.
Inoltre, poiché viene sfruttata l’AI, appunto, il punteggio di rischio che viene assegnato a un dispositivo non si basa in maniera esclusiva su indicatori individuali, ma su tutta una serie di modelli e funzionalità che aiutano il sistema a valutare se sta per ricevere un attacco oppure no.
La nuova funzione è già disponibile automaticamente per tutti coloro che hanno abilitato la protezione via cloud dell’antivirus, ma chiaramente la sua efficacia non è ancora garantita al 100%, motivo per cui è sempre bene mantenere la guardia alta e cercare di evitare a prescindere l’andare incontro a rischi del genere.