Redmond (USA) – C’è un’usanza diffusa tra i commercianti informatici a molte diverse latitudini, quella di vendere computer o hard disk con dentro software già installati e del tutto illegali, in quanto non coperti da licenza. Un’abitudine che Microsoft da anni sta cercando di estirpare con operazioni antipirateria su larga scala: l’ultima arriva dagli Stati Uniti, dove l’azienda ha annunciato un nuovo round di 20 denunce contro altrettanti negozi.
Microsoft, già promotrice di campagne presso i commercianti in Italia come nel Regno Unito , è da tempo impegnata nel cercare di ridurre le percentuali di pirateria negli USA, dove sono peraltro assai più contenute che in altri paesi.
Le 20 denunce riguardano società che hanno distribuito software illegale, masterizzato e duplicato abusivamente, o hanno venduto hard disk “precaricati”.
Sulle attività di Microsoft e dei suoi mistery shopper antipirateria vedi qui