Microsoft denunciata per Excel

Microsoft denunciata per Excel

Un ex studente di Stanford rivendica la paternità della tecnologia che permette a due programmi di punta del big di Redmond di scambiarsi dati
Un ex studente di Stanford rivendica la paternità della tecnologia che permette a due programmi di punta del big di Redmond di scambiarsi dati


San Francisco (USA) – Microsoft ha utilizzato abusivamente la tecnologia per collegare e Excel ad un database di Access con un solo spreadsheet per trasferire dati da un’applicazione all’altra: questa l’accusa formalizzata in una denuncia rivolta al big di Redmond da Carlos Armando Amado, un ricercatore informatico statunitense di origine guatemalteca.

Stando ad Amado, i cui avvocati hanno dettagliato le accuse alla prima udienza del procedimento, nel 1990 l’allora studente di Stanford avrebbe realizzato quella tecnologia e nel corso dei successivi due anni avrebbe inutilmente tentato di cederla a Microsoft.

Excel ed Access sono due programmi di punta della suite Office di Microsoft e ne consegue, secondo i legali di Amado, la grande dimensione della violazione che il big di Redmond avrebbe portato avanti dal 1992 in poi, quando ha introdotto quella tecnologia in Office.

Sebbene non abbiano dettagliato la richiesta danni, gli avvocati hanno spiegato di ritenere che possano aggirarsi sui 2 dollari per ciascuna copia venduta dei software, il che porterebbe la cifra complessiva attorno ai 500 milioni di dollari.

Da parte sua Microsoft ha negato ogni addebito. L’azienda ha anzi sottolineato che ha iniziato a lavorare su quella tecnologia già nel 1989, ben tre anni prima che Amado si facesse vivo con la sua proposta. La società di Bill Gates non si scompone: non è certo la prima volta che uno sviluppatore indipendente chiede i danni per questa o quella tecnologia, tanto che sono 35 a detta dell’azienda le cause pendenti per violazione di brevetto.

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Pubblicato il
19 mag 2005
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