Fairfax (USA) – Violazione di marchio registrato e concorrenza sleale. Queste le accuse formalizzate contro Microsoft da una piccola società americana, Mythic Entertainment , specializzata nello sviluppo di videogiochi multiplayer da giocare via Internet.
Mythic, che ha presentato una causa contro Microsoft lo scorso novembre, afferma che il nome assegnato dal big di Redmond ad un suo imminente titolo, Mythica , infrange il proprio marchio e crea confusione fra gli acquirenti. Secondo Mythic, Microsoft si sarebbe fino ad oggi rifiutata di pubblicare il proprio titolo sotto un altro nome.
“Se noi chiamassimo il nostro prossimo gioco Microsofter non credo che Microsoft ne sarebbe contenta”, ha detto Mark Jacobs, president e chief executive officer di Mythic.
Mythic è nota soprattutto per aver pubblicato Dark Age of Camelot (DAoC), un gioco che, al pari di Mythica, appartiene alla categoria dei massively multiplayer online role-playing game (MMORPG) e s’ispira alla mitologia norvegese. Uscito nel 2001, DAoC può contare su circa 250 mila utenti che, da tutto il mondo, pagano un abbonamento mensile compreso fra gli 11 e i 13 dollari per sfidarsi attraverso Internet nelle lande virtuali che furono di Re Artù.
La causa intentata da Mythic a Microsoft ricorda da vicino quella che quest’ultima ha aperto nei confronti di Lindows.com per la violazione del marchio “Windows”.