Prendendo in considerazione il coinvolgimento del gruppo di Redmond nell’ambito videoludico, emerge chiara e netta l’intenzione di puntare tutto sul cloud gaming e sui servizi in abbonamento, anche a discapito del business legato alla commercializzazione delle console. Un’ennesima conferma arriva sotto forma di un comunicato condiviso dal team di Xbox, in cui si fa riferimento esplicito alla realizzazione di dispositivi per lo streaming dei giochi.
Xbox sta realizzando i suoi dispositivi di streaming per il cloud gaming, così da raggiungere i giocatori su ogni televisore o monitor togliendo di mezzo la necessità di una console.
Meno console e più cloud gaming nel futuro di Xbox
Microsoft non è scesa nei dettagli svelando nome, design o tempistiche per il lancio, ma ora il progetto è ufficiale. Potrebbe trattarsi di dongle HDMI in stile Chromecast o Fire TV Stick oppure di set-top box come Apple TV. Già attivate anche partnership con non meglio precisati brand che si occupano di Smart TV al fine di preinstallare il software necessario per l’accesso a piattaforme come xCloud.
Stiamo collaborando con i produttori globali di TV per integrare l’esperienza Xbox direttamente nei modelli dotati di connessione a Internet, senza richiedere alcuna componente hardware aggiuntiva ad eccezione di un controller.
La volontà è quella di tagliare i ponti con il passato, di fatto ponendo fine a quella console war che per lungo tempo ha visto la società competere direttamente con Sony (PlayStation) e Nintendo.
Siamo qui per portare felicità all’intera community appassionata di gaming nel pianeta. Per farlo, la nostra aspirazione punta a offrire a chiunque la possibilità di giocare ai titoli che desidera, in compagnia di chi desidera, ovunque desideri. È un grande cambiamento rispetto a come questa industria ha sempre operato. In passato, molte realtà hanno voluto legare i giocatori esclusivamente a determinati hardware, creando così barriere tra loro.
Si prospetta dunque all’orizzonte l’adozione di una strategia cross-platform, sempre meno legata a un dispositivo specifico e sempre più basata sulle potenzialità del cloud, ambito in cui Microsoft può dire la propria grazie alla solidità dell’infrastruttura di Azure.