Entro la fine dell’anno sarà possibile evocare Cortana, l’assistente vocale di Microsoft, attraverso Alexa, l’epigono di Amazon, e viceversa : si tratta del risultato di una collaborazione frutto di rapporti sottotraccia intessuti dai vertici delle due aziende Jeff Bezos e Satya Nadella .
È fuor di dubbio che quello degli assistenti vocali sia uno dei settori in cui la tecnologia si sta muovendo con più velocità: negli ultimi anni sono diventati una presenza costante ed utile in diversi tipi di dispositivi, dagli smartphone ai device ad hoc pensati per la casa come quelli di Amazon. Per questo l’inusuale collaborazione stretta da due accaniti concorrenti ha spiazzato gli osservatori.
D’altra parte, la concorrenza è agguerrita , come dimostrano gli investimenti – anche in termini pubblicitari – profusi da Apple e Google per Siri e Google Assistant: il tutto si lega poi ai vari progetti a lungo periodo collegati con lo sviluppo di intelligenze artificiali per migliorare le capacità di assistenza dei computer ai propri utenti.
Bezos e Nadella, insomma, temono da un lato di rimanere indietro, dall’altro stanno agendo nella convinzione che ben presto non si parlerà di una Intelligenza Artificiale, ma di diverse AI in diretta competizione tra loro o meglio, adite in diverse occasioni dagli utenti, proprio come si potrebbe fare con i propri amici quando si è alla ricerca di un consiglio. In questo senso Cortana avrebbe dalla sua la superiore integrazione con Outlook e con le altre applicazioni della suite Office e quindi un ruolo rilevante dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro; Alexa un ruolo più rilevante nelle faccende domestiche.
La visione di Bezos e Nadella è in realtà comprensiva e non esclusiva: a domanda diretta il CEO di Amazon dice che sarebbe pronto a collaborare anche con Apple e Google e che spera anzi di ispirarli in questo senso.
Claudio Tamburrino