Pesante battuta di arresto per il cosiddetto progetto Windows Bridge, una iniziativa pensata per facilitare la conversione delle app dai sistemi operativi mobile più usati su Windows Phone: Astoria, la porzione di “ponte” dedicata al porting da Android, è stato apparentemente accantonato. E la possibilità che nessuno riprenda più in mano il codice è piuttosto concreta.
Nelle intenzioni di Microsoft, i progetti Islandwood e Astoria dovrebbero garantire notevoli vantaggi e “facilitazioni” per gli sviluppatori disposti a investire nella versione Windows Phone/Mobile delle app, anche perché gli strumenti, gli IDE e gli SDK messi a disposizione dei suddetti sviluppatori sono stati pensati per ridurre al minimo gli interventi manuali necessari a modificare il codice sorgente originale.
In pratica, Islandwood e Astoria funzionano in maniera diversa : nel primo caso si può continuare a usare il codice Objective-C – nativo della piattaforma iOS – ma vanno aggiunte le porzioni necessarie a sfruttare a dovere l’hardware dei Windows Phone, nel secondo è presente un vero e proprio sottosistema derivato da Android.
Le app in Java e C++ convertite per Windows 10 Mobile non richiedono che poche modifiche al codice per funzionare, ha sempre sostenuto Microsoft, ma nel passaggio dalla teoria ai fatti in questi mesi c’è stato ben poco di concreto per gli sviluppatori interessati: il layer di compatibilità per iOS è stato rilasciato mesi fa , mentre quello per Android non si è ancora visto.
Ora, in una dichiarazione ufficiale rilasciata a Re/code , la corporation di Redmond ha confermato quello che molti già sospettavano da tempo: il progetto Astoria “non è ancora pronto”, mentre quelli per convertire da Web, iOS e (presto) Win32 offrono notevoli opportunità agli sviluppatori di convertire le loro app sulla piattaforma Windows.
I problemi nella conversione “diretta” delle app Android su Windows Mobile sono evidentemente molto più complicati da risolvere del previsto, e la perdurante mancanza di novità su Astoria viene indicata da molti come segno del fatto che il progetto sia finito nel dimenticatoio, più che essere in pausa.
Alfonso Maruccia