Pare proprio una di quelle situazioni alla “o la va, o la spacca”: due sistemi operativi per due piattaforme differenti, con lo stesso numero di versione e lo stesso tipo di interfaccia, con la stessa finestra di uscita programmata e forse pure una presentazione al pubblico in contemporanea . Microsoft si sta giocando molto in questa tornata di release: Windows 8 e Windows Phone 8 sono ormai alle porte, tecnologicamente parlando, ed entro 6 mesi al massimo saranno pronti per il pubblico. Redmond decide di mettere tutte le sue fiches in un solo piatto: una scommessa rischiosa, un azzardo non da poco.
Cerchiamo di ricapitolare quello che fino a oggi si sa e quello che si può immaginare per il prosieguo dello sviluppo dei due sistemi operativi. Partiamo dai PC: il lancio di Windows 8 fino a questo punto è stato unico nella storia di Microsoft, con informazioni centellinate fino all’ultimo (sia al lancio della Developer Preview lo scorso settembre, sia nel caso dell’ultima Consumer Preview l’ultimo giorno di febbraio ) e contemporaneamente il leader del team al lavoro, Steven Sinofsky , che da un blog spiega, illustra, giustifica il percorso scelto da Microsoft in questa tornata. La principale differenza tra Windows 8 e tutti i suoi predecessori non è (solo) l’ interfaccia o la tecnologia su cui costruire le applicazioni: Windows 8 rappresenta il banco di prova del nuovo modo di comunicare di BigM, più smart e meno corporation.
Facciamo mente locale: quanto spesso negli ultimi 6 mesi il CEO Steve Ballmer è intervenuto pubblicamente per spiegare e anticipare le novità contenute nel nuovo sistema operativo? La cifra è risibile rispetto al passato: l’intera comunicazione su Windows 8 è concentrata ed accentrata nelle mani di Sinofsky, in modo da garantire coerenza e linearità al messaggio che passa al pubblico degli utenti finali e degli addetti ai lavori. Visto da fuori, lo sviluppo di Windows 8 pare ordinato e lineare, e non mancano le differenze rispetto al passato: fino a questo punto non ci sono state cancellazioni di funzioni annunciate , anzi le aggiunte dell’ultima preview paiono non solo migliorare drasticamente il prodotto, ma anche accogliere le istanze presentate in questi mesi dai tester.
Prendiamo l’interfaccia Metro, il punto nodale dell’intera release: se a settembre 2011 era nettamente un prodotto pensato per dita, gesture, al massimo input tramite penna, oggi con l’aggiunta degli hotspot negli angoli dello schermo e qualche altro accorgimento su come gestire tramite il mouse le diverse funzioni è decisamente più a portata di un PC “tradizionale” (manca il pulsante Start, anche se pare che ci siano già “contromisure” pronte al riguardo). Ci sono ancora parecchie lacune da colmare, alcune incoerenze tra l’approccio vecchio del desktop e la nuova veste dalle icone a forma di mattonella: basti pensare al Pannello di Controllo , che ora resta realmente utilizzabile solo tramite la vecchia interfaccia. È evidente, osservando il prodotto allo stato attuale, che manchi qualcosa, che Windows 8 sia ancora troppo legato al desktop per giustificare l’importanza attribuita da Microsoft a Metro: qualcosa cambierà entro il rilascio della versione finale, e cosa lo si è intuito già alla Build di settembre.
Il pezzo del puzzle che manca alla Consumer Preview sono ad esempio i nuovi driver compatibili con le specifiche del nuovo sistema operativo : dal palco di Anheim, Microsoft aveva anticipato che ci sarebbero state importanti mutazioni nel modo in cui gli utenti avrebbero interagito con i loro device, anche grazie a un più stretto rapporto tra i produttori dell’hardware e Redmond stessa. Sotto la voce “Devices” compariranno i riferimenti ai monitor, mouse e ogni altro oggetto collegato al PC, e attraverso quel punto di accesso ci si farà strada tra le impostazioni. Impostazioni che saranno meno del solito, nell’ottica di semplificare il processo di configurazione e abbassarne la complessità (in ogni caso ci sarà il Pannello di Controllo tradizionale per i più smanettoni): ma la scommessa di Microsoft è proprio quella di mantenere inalterata la flessibilità proverbiale dei PC Windows, pur stravolgendone i parametri di utilizzo e l’interfaccia.
Un grosso ruolo, inoltre, lo giocheranno i prodotti disegnati espressamente per Windows 8 e per l’appunto i partner hardware che collaboreranno al lancio. Quando Microsoft ha scelto un tabletPC Samsung da “regalare” agli sviluppatori della Build, non ha scelto un prodotto a caso. Rispetto al 2001, quando i primi tabletPC sono stati lanciati (poco più che dei notebook convertibili), ovviamente la tecnologia ha fatto passi da gigante: assieme a Metro, Microsoft scommette pure che si riesca ad affermare un form factor differente da quello attuale dello schermo con accanto il PC, qualcosa che sia più simile agli all-in-one in stile iMac. Magari una tavoletta da 10 pollici con dentro un PC vero e proprio (equivalente a un notebook attuale di fascia media), da utilizzare con le dita o una penna mentre si è in giro (e auspicabilmente con una autonomia di almeno qualche ora), da agganciare a una base quando si arriva alla propria postazione in modo tale da avere a disposizione tastiera, mouse e magari anche uno schermo esterno. Ovvero, il prototipo Samsung della Build. Se, come è probabile, molti di questi device verranno annunciati entro l’estate, e se il prezzo sarà adeguato (non dovranno superare i 1.000 euro, meglio sarebbe se andassero ancora più giù), l’interesse per questo nuovo form-factor scatenerebbe un circolo virtuoso di cui si gioverebbero BigM e i suoi partner.
L’altro elemento da non sottovalutare è il nuovo ambiente di sviluppo
Sì, perché l’ennesima novità di Windows 8 sarà l’uscita in contemporanea anche di Windows Phone 8 : e anche in questo caso ci sarà un bel salto generazionale, non drastico e discontinuo come quello visto nel passaggio da Windows Mobile 6.5 a Windows Phone, ma abbastanza per vedere ridefinita la piattaforma e il modo in cui gli sviluppatori potranno sfuttarla per raggiungere i potenziali clienti.
Windows Phone 8 non sarà una release minore come lo è stata la 7.5: la major release cambierà drasticamente l’impostazione di come Microsoft intende l’interazione hardware/software sugli smartphone, e ci saranno novità anche sul piano della distribuzione del software. Windows Phone 8 imporrà ai produttori dei telefoni di rivedere il design degli apparecchi per fare fronte alle novità: su tutte, Microsoft lascia intendere che WinRT diverrà la base anche del suo OS mobile, permettendo agli sviluppatori di unificare lo sviluppo del codice per tutte le piattaforme e doversi limitare unicamente a badare alle interfacce (e ovviamente ai requisiti di sistema), e inoltre il passaggio dal Marketplace non sarà più tassativo ma ci sarà maggiore flessibilità per la distribuzione delle app sulla falsa riga di quanto è già vero ad esempio per Android.
I cambiamenti apportati alla struttura di Windows Phone 8 avranno diverse conseguenze: innanzi tutto, sebbene ultimamente Microsoft abbia rivisto al ribasso le specifiche minime per montare l’OS sugli smartphone, sarà necessario mettere uleriormente mano all’hardware per il nuovo software. Windows Phone 8 sarà compatibile con la maggior parte degli apparecchi Windows Phone 7 in commercio , ma analogamente a quanto succede con le varie versioni di iOS e iPhone in circolazione, non tutte le novità introdotte dalla nuova release potranno essere sfruttate su vecchi terminali. Incredibile a dirsi, Redmond sta imboccando la strada che conduce a periodici tagli dei ponti con la legacy e il passato, a tutto vantaggio della possibilità di ammodernare e innovare nel presente.
Avendo davanti l’esperienza complessa di Android , Microsoft vuole però fare le cose per bene: e così come ha provveduto a imporre requisiti minimi per l’hardware e interfacce uniche fino a questo punto, anche per la distribuzione del software al di fuori del Market punta a differenziarsi dalla concorrenza. I terminali Windows Phone 8 spingeranno sul piano della firma digitale degli eseguibili, probabilmente incorporando un chip per il trusted computing per assicurare la genuinità del software: in questo modo Microsoft punta a catturre l’attenzione del mercato aziendale, proponendo un’alternativa a metà strada tra l’approccio “libertino” di Android e quello “ultraortodosso” di iOS. Un paio di terminali Nokia adatti (prima o poi dovrà finire definitivamente l’era di Symbian e dovrà essere varato un successore per prodotti come l’E62), la corazzata del marketing di Redmond e un po’ di fortuna potrebbero rilanciare le fortune di Windows Phone e spingerlo ad occupare il vuoto che nel frattempo RIM sta lasciando nei cuori dei CTO.
L’idea di Microsoft, ricapitolando, è questa: design del sistema operativo e strumenti comuni per PC e smartphone, una sola interfaccia moderna (con il bonus del desktop e del Ribbon sui PC per garantire compatibilità col passato e maggiore espressività quando richiesto), uscita in contemporanea dei due sistemi operativi. Nella speranza che pubblico e addetti ai lavori percepiscano le potenzialità di un ecosistema , all’interno del quale sviluppare la propria attività quotidiana passando liberamente da uno all’altro device. In attesa che si chiarisca definitivamente la roadmap che seguiranno i due Windows 8, non resta che attendere l’ennesimo post fiume sul blog ufficiale degli sviluppatori per conoscere altre novità.
Luca Annunziata