Non contenta di aver già fatto inviperire gli utenti del panda rosso con i plugin obbligatori per la sua piattaforma .NET Framework , Microsoft è tornata “all’attacco” della configurazione del browser concorrente con l’installazione coatta di un’estensione “invisibile”, rilasciata assieme all’ultimo Patch Thursday ma senza indicare da nessuna parte la sua presenza. È un’estensione innocua e necessaria per il corretto funzionamento delle nostre toolbar , si giustificano da Redmond, ma nessuno chiarisce il perché della sua mancata indicazione all’interno degli update di sistema.
Il fattaccio dell’update coatto viene prima rivelato sui forum di MozillaZine , e fa in breve in giro del mondo: gli ultimi aggiornamenti di Windows Update contengono una patch pensata per correggere un bug presente nelle toolbar distribuite da Microsoft (Windows Live Toolbar, MSN Toolbar o Bing Bar). La patch include un addon per IE e l’estensione Search Helper Extension per Firefox (i due browser compatibili con le succitate toolbar) ma la loro presenza non è indicata da nessuna parte al momento del download da WU.
Non bastasse questo, com’è oramai tradizione per gli update “terzi” di Microsoft l’estensione SHE per Firefox va rimossa con una procedura manuale e continua a essere presente sul PC fino a che non vengono cancellati “fisicamente” i file dal disco fisso – indipendentemente dal fatto che il browser open source sia installato o meno. Per quanto riguarda Internet Explorer, infine, Microsoft dice di non voler fornire istruzioni ufficiali sulla cancellazione del componente perché la sua presenza è necessaria al corretto funzionamento delle toolbar e quindi gli utenti di IE non dovrebbero nemmeno provarci.
Interrogata sulla faccenda, Redmond la butta sul funzionale e spiega che “il Search Enhancement Pack è un componente condiviso” utilizzato dalle toolbar Microsoft e non la toolbar stessa. L’estensione per Firefox andrebbe installata solo nel caso in cui fosse presente la Bing Bar o la MSN Toolbar versione 4.0, dice Microsoft, ed è stato a tal proposito approntato un ulteriore upgrade che impedisce l’installazione del componente laddove non necessario. Nessuna parola è stata spesa in merito alla mancata indicazione della patch all’interno di Windows Update.
Alfonso Maruccia