Intervenendo a un evento chiuso al pubblico, il CEO di Microsoft Steve Ballmer è tornato sulla questione Surface RT e i 900 milioni di dollari di perdite resi noti in occasione degli ultimi risultati trimestrali dell’azienda. Una questione che ancora brucia ma che non prevede l’abbandono dell’idea di vendere un gadget “Windows” basato su piattaforma ARM – almeno per il momento.
Coadiuvato dal COO Kevin Turner, Ballmer ammette che Microsoft ha prodotto “molti più dispositivi di quanti ne abbiamo venduti”, una dichiarazione in linea con le stime che circolano insistentemente in questi giorni sui 6 milioni di Surface RT invenduti lasciati a prendere la polvere in magazzino.
I tablet-convertibili Surface RT – basati su una versione di Windows 8 strutturalmente incompatibile con il codice e le applicazioni per computer con CPU x86 – costano ora il 30 per cento in meno, e proprio il prezzo troppo alto del dispositivo è tra le principali motivazioni citate in giustificazione delle scarse performance commerciali del sistema.
Il debutto di Surface RT sul mercato non è stato proprio un successo, nondimeno Microsoft è al lavoro sulla nuova versione del gadget – un gadget in cui l’azienda crede “al 100 per cento” – e Ballmer conferma che si tratterà principalmente di una versione 2.0 con miglioramenti incrementali all’hardware (nuova CPU Qualcomm Snapdragon 800) così come al software (Windows 8.1).
Oltre a parlare delle perdite per Surface RT, il CEO di Microsoft ha anche confessato di non essere soddisfatto del numero complessivo di “dispositivi Windows” venduto agli utenti : BigM intende incrementare le vendite per i PC, i tablet e gli smartphone a finestre (o a piastrelle, o entrambe) e guarda con speranza alla prossima stagione scolastica e alle vacanze di fine 2013.
Sia come sia, Microsoft dovrà fare i conti con un mercato tecnologico sempre più all’insegna dei gadget mobile dove Redmond è costretta a seguire il vento piuttosto che guidare l’industria, in uno scenario in cui anche Apple deve fare i conti con l’incremento di market share di tablet Android e i miglioramenti sul fronte di ecosistema, “app” e qualità generale dei dispositivi basati sull’OS mobile di Google.
Alfonso Maruccia