Il caso di violazione brevettuale che vedeva coinvolti i titoli riconosciuti alle parti su alcuni servizi cloud based e al customer relationship management (CRM) si è concluso con un accordo tra le parti che ha scongiurato il ricorso al tribunale.
A dare il via al caso, Microsoft, che aveva denunciato Salesforce di violazione di nove dei suoi brevetti. All’azione legale, il sito di vendita di applicazioni online aveva risposto accusando Redmond di comportarsi da patent troll e controdenunciandola per la violazione di numerosi suoi titoli di privativa sulle medesime tecnologie.
Ora le parti hanno raggiunto un accordo i cui termini tuttavia non sono stati divulgati , anche se sembrerebbe che ad averla spuntata sia infine Redmond che si sarebbe aggiudicata una compensazione commisurata al portafoglio brevettuale relativo ai suoi servizi cloud-based e CRM.
Inoltre le parti, per la durata dell’accordo, dovrebbero aver siglato una reciproca licenza relativa a tali brevetti per difenderle da eventuali attacchi di parti terze.
Claudio Tamburrino