Lo storico accordo siglato nel 2009 per la gestione del search e dell’advertising è stato rinnovato da Yahoo e Microsoft: aggiornato in vista di una maggiore flessibilità, per la CEO Marissa Mayer rappresenta un importante passo avanti per la “rinascita” di Sunnyvale.
Stando ai dettagli diffusi dai due colossi della Rete, la rinnovata partnership garantisce a Yahoo una maggiore flessibilità nella gestione dell’advertising connesso al search. Con il comparto mobile escluso dall’accordo, fino ad ora Microsoft fornito gli algoritmi per i servizi di ricerca online su piattaforma desktop, restituendo a Yahoo l’88 per cento degli introiti ottenuti con l’advertising di Bing sui suoi domini: con il nuovo accordo l’esclusiva è decaduta, Yahoo continuerà a scodellare advertising e risultati di ricerca forniti da Bing per “la maggior parte” del traffico su piattaforme desktop ma le sarà garantita la possibilità di gestire il resto del traffico con più libertà. Una libertà che secondo gli analisti consentirà a Yahoo di moltiplicare le entrate per un comparto del search che nel 2014 ha rappresentato il 38 per cento del proprio volume d’affari: senza dipendere dalla sola Microsoft, potrebbe instaurare nuove relazioni commerciali, potenzialmente anche con Google, o fare affidamento sugli strumenti sviluppati in casa.
Il secondo aspetto aggiornato dall’accordo riguarda il comparto commerciale: entrambe le aziende saranno responsabili al cento per cento della vendita degli spazi pubblicitari sulle rispettive piattaforme, Bing Ads e Gemini. Yahoo in precedenza gestiva entrambe dal punto di vista commerciale e può contare su solide relazioni che Microsoft dovrà costruirsi con il tempo: il cambiamento, previsto per la prossima estate, agevolerà una più stretta collaborazione fra comparto tecnologico e comparto commerciale, in prospettiva di una maggiore efficacia.
Eredità delle gestioni Ballmer e Bartz, l’accordo decennale è stato ridisegnato per adeguarsi ai nuovi equilibri in essere sul mercato, come previsto dal contratto firmato nel 2009: il settore mobile, cresciuto con gli anni e non investito dall’accordo, ha garantito a Yahoo degli spazi di manovra importanti, entro i quali l’azienda si è adoperata per dare vita a tecnologie e relazioni commerciali che ora potrà mettere a frutto anche in ambito desktop.
Google, ad ogni modo, resta irraggiungibile: secondo dati elaborati da emarketer , il mercato globale dell’advertising mediato dal search è valso nel 2014 dei 70,18 miliardi, con Bing che si è ritagliato il 4,2 per cento, con la fetta di Yahoo pari al 2,5 per cento, mentre Google si è aggiudicato un colossale 54,7 per cento.
Gaia Bottà