Microsoft Edge: importazione continua da Chrome

Microsoft Edge: importazione continua da Chrome

Microsoft ha aggiunto una funzione in Edge Canary per importare in maniera continua e automatica i dati da Chrome, anche le schede aperte.
Microsoft Edge: importazione continua da Chrome
Microsoft ha aggiunto una funzione in Edge Canary per importare in maniera continua e automatica i dati da Chrome, anche le schede aperte.

Tutti i più moderni e diffusi browser offrono feature ad hoc tramite cui importare i propri dati da un software a un altro, in maniera tale da rendere il passaggio tra i vari software rapido e indolore, come si suol dire. Così facendo, dunque, si possono trasferire con facilità la cronologia, i preferiti, le password ecc. Microsoft, però, intende portare questa funzione ad un livello superiore sul suo ormai popolarissimo Edge: vuole far sì che il suo browser vada a importare a ogni avvio i dati da Chrome.

Microsoft Edge supporta l’importazione continua da Chrome

La funzione, in realtà, non è del tutto nuova, era già disponibile da qualche tempo. Tuttavia Microsoft ha cominciato a lavorarci sul versante Canary solo nel corso degli ultimi giorni, al fine di renderla più evidente e, ovviamente, per perfezionarla maggiormente.

Da notare che l’importazione continua non è abilitata di default, ma va impostata intervenendo sulla configurazione di Edge, accedendo alla sezione relativa all’importazione dei dati nelle impostazioni del browser.

Il confort della funzionalità è totale: non solo permette di importare segnalibri, preferiti, password, cronologia, impostazioni, informazioni personali e di pagamento, ma consente pure di prelevare di volta in volta le schede aperte su Chrome (fino a 50 per volta) e le estensioni installate.

Da notare che al momento Chrome è l’unico concorrente supportato, non vi è traccia di altri browser e non è neppure possibile sapere se prossimamente saranno aggiunti o meno. Date le circostanze, sembra ben evidente l’intenzione di Microsoft di dare filo da torcere al navigatore di casa Google, inducendo chi se ne serve abitualmente a rivolgersi più spesso alla soluzione proprietaria.

Fonte: Neowin
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Pubblicato il
31 mag 2022
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