Microsoft ha deciso di rendere open source gli emoji 3D realizzati in origine per l’integrazione nei propri software: ce ne sono oltre 1.500. A partire da oggi, sono disponibili per tutti i creatori e gli sviluppatori, che potranno così prenderli, modificarli e utilizzarli nei loro progetti. Non è da escludere la possibilità di vederli comparire all’interno delle sempre più numerose iniziative legate al metaverso.
Microsoft libera i suoi emoji 3D: di tutti, per tutti
Il gruppo di Redmond vi ha dedicato parecchio tempo e molte risorse. In un primo momento non era prevista questa mossa, ma quanto accaduto negli ultimi due anni e le nuove modalità di interazione da remoto hanno spinto a farlo. Ognuno degli elementi è stato ideato secondo il principio dell’inclusione e per rappresentare al meglio le diversità, valorizzandole. Chi è interessato a saperne di può o intende farne uso può lasciarsi ispirare sui repository di GitHub e Figma dove sono state caricate.
Realizzati seguendo le linee guida del design system Fluent, gli emoji in questione sono offerti in diverse varianti: con effetto tridimensionale, piatta e monocromatica. Tra i formati supportati figurano PNG, JPG e il vettoriale SVG a cui ricorrere quando serve elaborarli in alte risoluzioni. C’è anche il leggendario Clippy, l’assistente di Office ben noto a chi ha avuto a che fare con la suite a cavallo del nuovo millennio.
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