L’idea di cessare a partire da dicembre il supporto alle Desktop API di Skype non è piaciuto ai più: e così Microsoft ha fatto marcia indietro, e ha reso noto che non ci sarà la discontinuità macroscopica annunciata non più di qualche giorno fa. Vista la mole delle proteste del feedback ricevuto, è stata scelta una linea morbida che offrirà maggiori garanzie agli investimenti di sviluppatori e clienti.
A fine 2013 le Desktop API saranno comunque tolte di mezzo: tuttavia, Skype continuerà a garantire il supporto a estensioni per la registrazione dell’audio e all’hardware studiato per le videochiamate VoIP effettuate tramite il servizio. Quanto sarà effettivamente escluso da gennaio 2014 in avanti sarà la possibilità di effettuare chiamate e chattare attraverso applicazioni sviluppate da terze parti, che evidentemente non hanno potuto o voluto tenere il passo con l’evoluzione della piattaforma Skype.
Lo scopo dichiarato di Microsoft è di garantire uniformità e coerenza all’esperienza utente su tutti i sistemi operativi dove Skype è presente: questo significa dover rendere lo stesso servizio compatibile con schermi, processori, connettività molto diverse tra loro, visto che Skype funziona su Android, iOS, smartphone, tablet, Windows, Xbox, desktop, notebook e molto altro ancora. Per riuscire a far progredire la piattaforma sono necessari dei cambiamenti: a questo punto pare pacifico poter affermare che Microsoft non è del tutto convinta di quale cammino sia meglio intraprendere , e con questa mossa si è presa del tempo per rifletterci su senza per questo penalizzare i suoi partner e i suoi clienti che fanno affidamento su Skype e accessori. ( L.A. )