Redmond (USA) – La Liberty Alliance , quell’iniziativa promossa da Sun per lo sviluppo di una tecnologia comune per l’identificazione degli utenti su Internet, sembra interessare anche Microsoft.
Se fino ad oggi l’alleanza di Sun veniva vista in primo luogo come un tentativo per sviluppare un’alternativa a Microsoft Passport, domani potrebbe dunque riscoprirsi come uno standard industriale riconosciuto persino dal “nemico”.
Secondo Adam Sohn, portavoce Microsoft, nelle ultime settimane il colosso avrebbe intrattenuto con diversi membri della Liberty Alliance “buone e franche discussioni” sull’implementazione di un livello di interoperabilità fra sistemi di autenticazione differenti.
“Se l’alleanza è davvero interessata a risolvere i delicati problemi legati all’identità su Internet – ha detto Sohn -, questo interessante lavoro deve essere portato avanti da tutti, noi compresi”.
Microsoft non ha ancora assicurato la sua presenza nell’alleanza, ma ha già annunciato l’intenzione di aprire un canale più ampio di discussione e collaborazione con la Liberty Alliance per individuare rotte di intervento comuni.
Di recente Microsoft ha anche annunciato piani per integrare la tecnologia standard Kerberos in Passport, un mossa che, a suo dire, renderà possibile a tutti gli altri sistemi di autenticazione basati su questa tecnologia di interoperare con il suo servizio.
E mentre Microsoft sembra voler stringere patti di non belligeranza con le sue antagoniste, l’alleanza capeggiata da Sun ha raccolto l’adesione di altri quattro colossi: HP, France Telecom, General Motors e MasterCard. Questi si vanno ad aggiungere ad una sfilza di nomi che comprendono AOL, American Express, Sony, Nokia e NTT DoCoMo.