È un’azienda con un grande portafoglio brevettuale, che lo usa volentieri offensivamente e che, anche in questo modo, con esso costringe altri soggetti a pagargli royalty consistenti: si tratta di Microsoft, che raggiunge un altro accordo di licenza sulla base della sua proprietà intellettuale, stavolta con Casio.
Dopo il successo e le royalty ottenute dai produttori di dispositivi Android OnkyoCorp, Velecity Micro, Dynamics Itroniz e HTC, Redmond si è opposta a Casio: stavolta, tuttavia, non è il sistema operativo mobile di Google l’oggetto del contendere ma, come altre volte in passato , Linux.
Dell’accordo raggiunto dalle parti rimangono riservati i dettagli: sia quelli finanziari, sia quelli relativi ai prodotti di Casio che Microsoft ritiene in violazione della sua proprietà intellettuale.
Tuttavia si tratta ancora dei brevetti che Redmond dal 2007 ha contestato al sistema operativo open source: 235 titoli brevettuali con cui aveva già convinto, con le buone o con le cattive, a sottoscrivere accordi di licenza Amazon , Novell, Linspire , TurboLinux , Xandros e TomTom .
Claudio Tamburrino