Era stato ampiamente ipotizzato : il recente accordo tra Yahoo! Japan e Google avrebbe turbato i sogni di Microsoft nell’agguerrita rincorsa all’eden del mercato del search. E infatti la posizione ufficiale di BigM non è tardata ad arrivare, illustrata pubblicamente dal vicepresidente Brad Smith.
“Questo accordo è ancora più anti-competitivo di quello tra Google e Yahoo! negli Stati Uniti e in Canada – ha spiegato Smith – un accordo che il Department of Justice aveva già ritenuto illegale”. Smith ha quindi sottolineato come quello stesso accordo – era il 2008 – avrebbe di fatto bloccato il 90 per cento dell’intero mercato del search advertising.
“Questo accordo garantirebbe ora a Google un potenziale 100 per cento di tutte le ricerche in Giappone – ha continuato il vicepresidente di Microsoft – sia a pagamento che non”. Questo significherebbe la fine di qualsiasi possibilità di competizione nel Sol Levante, con la Grande G a controllare tutte le informazioni personali legate al search , fornite sia da comuni utenti che dalle imprese.
“Oggi Google controlla circa il 51 per cento dell’advertising a pagamento in Giappone – ha spiegato un altro vicepresidente dell’azienda di Redmond, Dave Heiner – mentre a Yahoo! Japan tocca un 47 per cento”. Non è dato sapere se Microsoft abbia intenzione di ricorrere alle autorità antitrust, nel tentativo di fermare un patto che permetterebbe a Yahoo! Japan di utilizzare i risultati di ricerca di Google, nonché di sfruttare la sua tecnologia legata alla distribuzione di messaggi pubblicitari.
Le critiche di BigM sono state tuttavia respinte dalle stesse autorità antitrust nipponiche, che hanno ricordato come nei termini dell’accordo ci sia una particolare sezione che separerebbe le attività di business di Yahoo! Japan e Google . Nonostante sia prevista una divisione delle entrate derivanti dalla visualizzazione dell’advertising relativo al search.
Mauro Vecchio