Redmond (USA) – Dare alle imprese che intendono puntare sui radiochip per le proprie attività tutto ciò di cui hanno bisogno di una soluzione integrata. Questi sono i connotati del lavoro con cui Microsoft intende caratterizzare il proprio ingresso ufficiale in un mercato che si annuncia esplosivo, quello degli RFID.
Nell’ultimo anno Microsoft ha investito molto sulla tecnologia RFID, facendosi anche promotrice di standard tecnici e commerciali relativi alle smart tag. Ora il gigante di Redmond ha annunciato una strategia il cui primo tassello tirerà fuori la testa all’inizio del prossimo anno: porterà il nome di RFID Services Platform (SP), software middleware progettato per fare da ponte di connessione tra le etichette intelligenti e i suoi applicativi per il business.
RFID SP verrà costruito al di sopra della piattaforma di sviluppo MS.NET e includerà il motore database di SQL Server, utilizzato per archiviare le informazioni relative ad ogni prodotto identificato con chip RFID.
Con il suo nuovo software, Microsoft entrerà in diretta competizione con le soluzioni già proposte da rivali del calibro di IBM e Oracle, tuttavia il big di Redmond ha descritto il proprio prodotto come “un’alternativa a basso costo”.
Microsoft ha spiegato che per diverse imprese il passaggio alla tecnologia RFID è imposto dalle grosse catene retail, quali ad esempio Wal-Mart e Metro: ciò significa, secondo l’azienda, che l’adozione della tecnologia RFID sta avvenendo spesso frettolosamente e senza troppa convinzione, mancando così di portare reali vantaggi. Con la propria piattaforma Microsoft spera di trasformare le radio-etichette in un beneficio gestionale ed economico anche per le numerose aziende disseminate lungo la catena distributiva dei grandi retailer.
Microsoft poi intende integrare la tecnologia RFID all’interno dei suoi prossimi software per la gestione dell’azienda: tra questi c’è Axapta 4.0, previsto per la metà del prossimo anno, Navision 5.0 e Great Plains 9.0, attesi invece verso la fine del 2006.
Sulla tecnologia RFID si veda questa serie di approfondimenti recentemente pubblicata da Plug-In.