Microsoft si difende dalle (legittime?) polemiche scaturite dopo l’annuncio dell’ abbandono dei codec per la fruizione di DVD-Video su Windows 8, e lo fa pubblicando una FAQ sul tema in cui si discetta di decoder, licenze e form factor privi di lettore ottico.
Integrare i codec MPEG-2 e Dolby necessari a far girare i supporti DVD-Video costa soldi , dice Microsoft, e il sovrapprezzo viene in genere suddiviso (equamente?) tra Redmond stessa e i produttori OEM. I costi finiscono così per pesare su tutte le copie di Windows, indipendentemente dal fatto che la macchina abbia o meno la capacità di fruire dei video-dischi originali.
I dati raccolti sull’utilizzo di Windows 7 (che i DVD li legge), dice sempre Microsoft, hanno mostrato come il sovrapprezzo dei codec sia stato pagato anche da chi non disponeva di un lettore ottico. Tale situazione sarà sempre meno minoritaria in futuro con la commercializzazione di Ultrabook e tablet con Windows 8, rilanciano da Redmond, ragion per cui appare cosa buona e giusta eliminare la funzionalità integrata con Windows Vista e limitare Windows Media Center alle versioni “Pro” del nuovo OS.
E per chi proprio si ostinasse a voler usare un “banale” PC con lettore ottico integrato anche nell’era post-PC dominata (almeno nel marketing) dai tablet e dagli smartphone? Per i luddisti del cloud c’è sempre la possibilità di usare “app” gratuite come VLC Media Player e simili, si suggerisce da più parti.
Alfonso Maruccia