Redmond (USA) – WinFS è nato fantasma e sembra destinato a morire fantasma. La nuova tecnologia di archiviazione di Microsoft , che inizialmente avrebbe dovuto fare il suo debutto in Windows Vista, non entrerà mai in nessuna versione di Windows , almeno non nella foggia odierna. Ad affermarlo è lo stesso lead program manager di WinFS, Quentin Clark, in un post recentemente apparso sul suo blog.
Sebbene Clark tenga a sottolineare come le funzionalità sviluppate in seno al progetto WinFS verranno “riciclate” in diversi altri prodotti, tra cui la futura versione di SQL Server (nome in codice Katmai ) e ADO.NET (nome in codice Orcas ), lo sviluppo di WinFS come tecnologia a sé stante è stato abbandonato . Ciò significa che la Beta 2 del software, il cui rilascio era previsto per questo mese, non verrà mai rilasciata.
“Il nostro obiettivo principale è ora quello di prendere gli aspetti più maturi di WinFS e farne tecnologie pronte per il mercato, integrabili all’interno dei progetti SQL e ADO.NET”, ha spiegato Clark. “Per questo motivo non abbiamo più bisogno di rilasciare una versione a sé stante di WinFS”.
Al di là del fatto che alcuni pezzi di WinFS sopravviveranno in altri software, resta il fatto che questo componente non verrà più inglobato in Windows Vista, neppure – com’era stato suggerito lo scorso anno dalla stessa Microsoft – per mezzo di un aggiornamento. Clark sostiene che alcuni dei concetti alla base di WinFS siano stati implementati in Vista in altri modi , ma certo questo è ben poca cosa rispetto alle ambizioni del progetto originario.
WinFS viene spesso considerato la risposta di Microsoft alla tecnologia Spotlight di Mac OS X Tiger, anche se in realtà il big di Redmond ha iniziato a lavorare a WinFS nel lontano 1992, in seno al Progetto Cairo . WinFS è, o meglio era, un layer software posto al di sopra del file-system NTFS e costituito da un database relazionale piuttosto sofisticato basato sul motore di SQL Server. La sua promessa era quella di mandare definitivamente in pensione l’era delle cartelle , retaggio dei sistemi operativi a caratteri, e offrire all’utente la possibilità di aggregare i dati in modo dinamico, in base alle esigenze del momento. Con WinFS era possibile catalogare le informazioni in modi differenti e mettere in relazione un dato o un file con un altro, inoltre i cosiddetti schemi permettevano di associare attributi e metadati a ogni oggetto memorizzato, così da permettere ricerche più precise e mirate.
I motivi che hanno spinto Microsoft a cassare il progetto WinFS possono essere diversi . C’è chi sostiene che questa tecnologia fosse troppo pesante e complessa da implementare su di un personal computer, o che semplicemente si possano ottenere risultati simili utilizzando tecniche assai più semplici e tradizionali, come quelle adottate dalla maggior parte dei desktop search in circolazione. Non sorprende che la stessa Microsoft offra ai suoi utenti un propio ragno desktop, chiamato Windows Desktop Search, che promette ricerche “istantanee” e una più accurata organizzazione dei dati.
C’è poi chi afferma che l’abbandono di WinFS sia frutto della nuova visione di Microsoft, che vede nei web service il modo più moderno e redditizio per estendere le funzionalità desktop (e non solo) del proprio sistema operativo: non stupirebbe, dunque, se nel prossimo futuro molte delle funzionalità di WinFS venissero offerte attraverso le piattaforme on-line Windows Live e Office Live.