Un nuovo post pubblicato sul blog ufficiale del browser Edge annuncia l’arrivo del codec WebM/VP9, tecnologia per i video in streaming a codice aperto originariamente sviluppata da Google per Chrome e ora in arrivo anche sul browser “next-gen” esclusivo di Windows 10.
VP9 è nato dalla necessità di garantire uno streaming efficiente alle alte, anzi altissime risoluzioni pur consumando una quantità di banda moderata, e Google ha pensato bene di mettere il codec sul mercato sotto forma di tecnologia open source alternativa ad H.265/HEVC e al suo sistema di brevetti a pagamento.
La prima incarnazione di VP9 in Edge sarà sotto forma di funzionalità “sperimentale” da attivare manualmente, comunicano gli sviluppatori Microsoft, fatto che dipende dalla notevole potenza necessaria a gestire la decodifica software dei flussi video; il supporto in hardware è ancora di là da venire.
Quel che è certo è che Redmond ha intenzione di sfruttare quanto più è possibile la disponibilità sul mercato di codec “royalty-free” e a codice aperto, e dopo VP9 la corporation starebbe già valutando l’aggiunta di altre tecnologie similari come OGG, Opus e Vorbis.
A riprova della necessità impellente di collaborare per liberare il Web dai formati a pagamento, sia Microsoft che Google e altri nomi importanti dell’industria hanno nei giorni scorsi dato vita alla Alliance for Open Media (AOM) con l’obiettivo di creare codec gratuiti di nuova generazione.
Alfonso Maruccia